Shaun White Snowboarding – Recensione

Mentre il freddo invade la penisola e la neve cade anche a bassa quota, uno degli sport invernali per eccellenza torna su tutte le console in commercio grazie all’opera di Ubisoft Montreal.

Nel gioco avremo a disposizione ben quattro diverse montagne da esplorare liberamente, senza vincoli di cronometro né di barriere invisibili all’interno dello scenario. Potremo dunque visitare i vari settori in cui poi saremo chiamati a gareggiare, e soprattutto potremo provare i tricks o i percorsi più veloci lungo le varie discese. Potremo anche interagire con alcuni NPCs e imbatterci in cut-scenes cui è affidato il compito di ricreare un’atmosfera da circuito professionistico. Peccato che tale feeling, oltre a non essere efficacemente riprodotto dai filmati, venga meno anche una volta scesi attivamente in pista.
 
Il problema di Shaun White Snowboarding, in parole povere, è che non riesce a restituire la velocità adrenalinica ed il senso di pericolo della disciplina che si propone di emulare; ecco dunque che ci si ritrova a scivolare blandamente giù da un pendio, a una velocità che definire lumachea è un eufemismo, cercando di tirare fuori qualche acrobazia decente. Anzi, prima di tutto ciò, dovremo sbloccare le gare raccogliendo dei gettoni sparsi per lo scenario. Ma se già era un supplizio raccogliere le lettere sparse per i livelli di un Tony Hawk’s Skateboarding qualsiasi, dove pure lo skateboard garantiva una mobilità accettabile, figuratevi quanto possa essere frutrante cercare disperatamente di orientare la tavola verso un gettone situato a mezzo metro di salita da voi.
 
Se si riesce a sopravvivere a questa prima fase di “elemosina”, si procede poi alle gare vere e proprie. E anche qui le cose non vanno tanto meglio: il campionario di tricke è limitato, la sensazione di velocità come sempre pressoché nulla e le competizioni tutte uguali tra loro, riassumibili in una monotona serie di salti e di grind. Il senso di coinvolgimento finisce per scemare ben presto, in primo luogo per la lentezza con cui si svolgono le varie gare e per la scarsa “incisività” della tavola sulla neve, che mina ulteriormente il realismo. Più divertenti, senza ombra di dubbio, le gare in multiplayer, in cui è data ai giocatori la possibilità di sbilanciare gli avversari tirando loro palle di neve. Anche qui, alla faccia del realismo…
 
Buone notizie, infine, sotto il profilo tecnico. La versione Xbox 360 è più che discreta, con una buona solidità ed effetti grafici (ombre, giochi di luce, tracce sulla neve) abbastanza ben realizzati; si difende bene anche la versione PS2, che denota una pulizia notevole seppur una minore complessità. La meno impressionante di tutte è la versione PS3, che come al solito soffre di gravi incertezze nel frame rate. Peccato che, in generale, nemmeno una grafica ben oltre la sufficienza riesca a salvare il titolo dalla mediocrità del gameplay. Volendo fare una media brutale tra un otto al comparto tecnico e un 5 alla giocabilità, quel che ne viene fuori è presto detto…
 
VOTO: 6,5

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