Tom Clancy’s Ghost Recon Future Soldier, recensione: fra tattica e azione [FOTO e VIDEO]

[galleria id=”1659″]Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier è uscito il 24 maggio 2012 su Xbox 360 e PlayStation 3. La data di uscita su PC è attesa per il 28 giugno 2012. Si tratta di un gioco che porta il marchio Ubisoft. Il titolo si apre con una squadra Ghost, che intende fermare un convoglio sospetto in Nicaragua. La squadra riesce a prendere il controllo del carico e scopre che si tratta di una bomba pronta ad esplodere. Il tempo non riesce ad essere portatore di fortuna e la bomba esplode con un’onda d’urto che colpisce in pieno, cancellando i soldati dal radar. A questo punto viene richiamata una nuova squadra per portare a termine il compito. Noi faremo parte della nuova squadra, indossando i panni del soldato Kozak.

Le modalità di gioco di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier

Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier presenta diverse modalità di gioco: multigiocatore, campagna, guerriglia, squadre, extra, uplay, contenuti scaricabili. Molto interessante è la modalità campagna, nel corso della quale faremo appunto parte di una squadra di Ghost, che sono dei combattenti addestrati ad affrontare qualunque situazione. La squadra è formata da quattro personaggi: GhostLead, Pepper, 30K e Kozak. I quattro combattenti si ritrovano ad andare qua e là per il mondo, per cercare di scoprire il maggior numero possibile di indizi riguardo a degli eventi misteriosi che hanno portato alla morte di un’altra squadra di Ghost impegnata in una missione all’estero. Molti sono gli intrighi e i colpi di scena in cui la nuova squadra si troverà ad essere coinvolta. Ci si può divertire anche con i co-op online.

La modalità guerriglia ci fa vivere un’avventura ad ondate. Ogni dieci ondate saremo impegnati ad assaltare silenziosamente un quartier generale e poi dovremo resistere per altre nove ondate. In questo senso il punteggio si rivela essenziale. Se riusciamo a fare gioco di squadra, riusciremo ad uccidere e ad accumulare molti punti. La modalità guerriglia supporta gioco in split screen, system link e internet.

La sezione multiplayer di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier

ghost recon future soldier multiplayer

La sezione multiplayer di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier è composta da quattro modalità: conflitto, assedio, sabotaggio ed esca. In conflitto ci ritroveremo ad affrontare una serie di missioni casuali; assedio è una modalità in cui, una volta caduti, non possiamo più respawnare; sabotaggio è una modalità simile al piazza la bomba; in esca si devono compiere tre obiettivi, dei quali sono uno è quello vero.

Si può giocare su dieci mappe, le quali riescono a fornire molti spunti per l’applicazione di tattiche che diventano molto importanti nel compiere le varie missioni. I problemi di connessione sono quasi assenti, ecco perché il multiplayer si rivela scorrevole e piuttosto divertente.

La trama e le missioni di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier

Alla ricerca delle ragioni che hanno portato alla morte dei combattenti della prima missione, ci ritroveremo a viaggiare in diverse parti del mondo: Zambia, Pakistan, Russia. Le missioni in tutto sono 12 e per svolgerle tutte impiegheremo circa 10 ore. Se poi vogliamo completare anche le missioni secondarie richieste in ogni scenario, impiegheremo dalle 12 alle 15 ore di tempo. Come al solito abbiamo a che fare con personaggi cattivi, che sono sette. Essi vogliono dominare il mondo in un contesto in cui abbondano lo spionaggio e la fantapolitica. La trama non si discosta molto da quelle tradizionali: alla fine i cattivi muoiono e i buoni riescono a vincere. Le missioni sono differenti: liberare un ostaggio, introdursi all’interno di una base senza fare scattare allarmi, assaltare e distruggere punti strategici in mano ai nemici, recuperare dati sensibili. Ci sono missioni incentrate sull’utilizzo della tattica ed altre invece che puntano sulle sparatorie vere e proprie. In entrambi i casi sicuramente non ci annoieremo. Le missioni sono sempre in equilibrio fra tattica ed azione. Se si è davvero abili si riesce anche a concludere alcune missioni senza l’uso della forza oppure anche senza sparare, visto che i nemici possono essere marcati a distanza grazie al Drone volante e il “lavoro sporco” può essere lasciato ai compagni di squadra.

L’equipaggiamento tecnologico

ghost recon future soldier missioni

Per portare a termine le loro missioni, i Ghost hanno un ricco equipaggiamento tecnologico. Molto accattivante è da questo punto di vista la tuta mimetica, in grado di attivarsi in maniera automatica e di rendere invisibili i nostri personaggi quando sono fermi e semi-invisibili nel momento in cui si muovono. I combattenti possono usufruire di un Drone volante, in modo da riuscire a marcare le ronde o da riuscire a scansionare una determinata zona alla ricerca di soldati. Il Drone, dalla modalità volo, può passare anche alla modalità terrestre, inoltre riesce a lanciare un potente impulso elettromagnetico in grado di disattivare le altre attrezzature futuristiche. I combattenti dispongono anche di un sensore. Quest’ultimo, se viene lanciato durante gli scontri, è in grado di dirci con precisione dove si nascondono e come si muovono i nemici. A disposizione dei giocatori, per utilizzare tutto questo equipaggiamento c’è un piccolo monitor tecnologico, che viene chiamato Cross Com. Si tratta di una specie di realtà aumentata, che viene posta sull’occhio sinistro dei Ghost.

Tra l’altro questi fantasmi hanno differenti capacità visive che vanno oltre la norma. Basti pensare per esempio in questo senso alla vista a raggi x, che può essere attivata nel corso di una tempesta di sabbia nel deserto. Un altro esempio è costituito dalla visione termodinamica, che si rivela molto utile negli scontri a fuoco e negli scontri con le forze speciali nemiche, che possiedono delle attrezzature simili alle nostre, anche se non le sanno usare in maniera così abile come noi. Fanno parte dell’equipaggiamento anche delle armi che possono essere utilizzate a distanza ravvicinata o altre specifiche da utilizzare a lunga gittata e poi ancora granate incendiarie, esplosive, fumogene ed accecanti. I giocatori hanno a loro disposizione anche un mezzo meccanico, che si chiama Warhound. Questo mezzo meccanico ci fa da copertura e allo stesso tempo è capace di fare fuoco.

Gli effetti speciali di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier

La serie videoludica appare veramente spettacolare, anche grazie agli effetti speciali che sono veramente apprezzabili. A concorrere a questo obiettivo c’è l’ambientazione, ma anche diversi gadget, come le mimetiche speciali e i visori termici. I filtri grafici sono veramente molto numerosi. La nostra abilità sta anche nel riuscire a tenerli in considerazione. Il quadro è completato da movimenti della telecamera ben piazzati e dalle animazioni discrete, che permettono di vivere la missione al meglio. L’unico neo può essere costituito dalle ambientazioni che non lasciano molto spazio ai dettagli. I soldati si caratterizzano per una cura dei dettagli, anche se le texture non sono ben definite e quindi le espressioni del volto sono poco espressive. Ubisoft avrebbe dovuto lavorare meglio anche alle scene di intermezzo. Buono comunque il frame rate, che difficilmente si allontana dai 30 fotogrammi al secondo, anche nelle situazioni più intense. Possiamo rintracciare soltanto qualche rallentamento, ma che, a livello generale, non fa davvero testo. Si sarebbe dovuto lavorare maggiormente sul piano tecnico, ma nel complesso si tratta comunque di un gioco di qualità anche dal punto di vista grafico.

Effetti sonori e musiche in Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier

Gli effetti sonori sono fantastici e consentono l’immedesimazione del giocatore in maniera totale. La musica in generale, intesa come colonna sonora, non è comunque il massimo. Contribuisce a formare l’atmosfera di tensione che avvolge le missioni, ma non comunica più di tanto. Un punto a favore del gioco è costituito invece dal doppiaggio, che è disponibile in lingua italiana ed è ricco di dettagli. L’unico inconveniente è qualche voce che può risultare poco espressiva, ma che non costituisce un grande problema se consideriamo il comparto audio in generale.

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