Ninja Blade – Anteprima

Dopo aver probabilmente condannato all’oblio la serie Tenchu confinandola alle discutibili dinamiche di gioco di cui solola console Nintendo è capace, From Software rilancia il genere ninja-stealth con un nuovo franchise.

Verrebbe da chiedersi, in tutto questo, quale vantaggio dovrebbe trarre Nintendo dall’aver ottenuto la “preziosa” esclusiva del titolo succitato, se poi lo stesso sviluppatore “tira fuori dal cilindro” un titolo analogo e lo lancia nella mischia su una console concorrente, nella fattispecie Xbox 360. Diciamoci la verità, Ninja Blade appartiene allo stesso filone di Tenchu, ma probabilmente non si giocherà allo stesso modo (o almeno, come gli episodi apparsi su PS1 e PS2) e pare avere un appeal ben più “urbano” e moderno.
 
Insomma, abbandonate pure le vesti dell’assassino silenzioso (e paziente) per lanciarvi in un action game frenetico e sanguinolento, che strizza l’occhio alla spettacolarità di Ninja Gaiden II e all’acrobaticità del sottovalutato Shinobi. Il gioco sarà ambientato in una Tokyo devastata da una terribile mutazione genetica (Parasite Eve anyone?), con il nostro fidato ninja impegnato a fare a fettine mostri di ogni forma e dimensione. Fin qui, niente di particolarmente degno di nota, se non fosse che il team di sviluppo è quello dell’ottimo Otogi: Myth of Demons, uscito per Xbox diversi anni fa e bellamente ignorato da critica e pubblico benché degno di rivaleggiare col migliore Onimusha (il 2, a parere di chi scrive).
 
A giudicare da quanto fatto vedere da From Software al Tokyo Game Show 2008, il titolo è un concetrato di azione allo stato puro, in cui il massacro indiscriminato dei nemici sarà scandito da piacevoli intermezzi di grande spettacolarità, come ad esempio alcuni semplici quick-time events. Difficile pensare, ad ogni modo, che il gioco riesca a scongiurare una certa monotonia di fondo con questi semplici “trucchetti”, come anche dal punto di vista tecnico non dovremmo trovarci per le mani niente di trascendentale. Siamo comunque convinti, se non altro per il nome dietro lo sviluppo del gioco, che possa trattarsi di un prodotto onesto e potenzialmente molto valido. A gennaio vi sapremo dire di più sull’accoglienza riservata alla versione giapponese del gioco.

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