Final Fantasy 4 – la recensione

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E’ tempo di revival in casa Square Enix. Dopo il remake di Final Fantasy 3, anche il quarto capitolo ha subito un ricco restyling per adattarsi al nuovo pubblico, ma, soprattutto alle rinnovate capacità tecniche del Nintendo DS.

Final Fantasy 4 racconterà ancora una volta, come ai tempi della prima uscita su Super NES, la storia di Cecil il Dark Kinght redento che si metterà al servizio del mondo per salvarlo dalla minaccia di Golbez, cattivone di turno. Cecil, inizialmente, infatti si trova dalla parte sbagliata della barricata, ma basteranno poche ore di gioco, e l’incendio di un’intera città da parte di Golbez per fargli prendere la decisione giusta e ritornare sulla retta via.
Come in ogni Final Fantasy che si rispetti Cecil non sarà solo,ma potrà contare sull’appoggio di vari personaggi che si avvicenderanno nel suo party: ci sono i gemelli Porom e Palom o il saggio Tellah, sino all’amante di arti marziali, Yang.
 
Dal punto di vista tecnico Final Fantasy IV è naturalmente molto diverso dall’originale. Il design grafico è tutto in 3D, dalla mappa del mondo alle città, sino ai personaggi, tutto è stato reso tridimensionale. Tale trasformazione non ha pregiudicato il fascino del titolo, che anzi ne risulta rafforzato. Il character design è impeccabile e dona ai giocatori personaggi ben caratterizzati e definiti,con texture varie e colorate. Unico appunto va alle espressioni del viso del tutto assenti, è solo il linguaggio del corpo ed il testo a suggerirci l’attitudine del personaggio, mai il viso. Due parole solo sul sonoro che si limita a riproporre lo score di tutti gli altri capitoli. Musiche che restano ancora oggi di grande impatto, con un grande potere di contestualizzazione del gioco in un’aura epico – fiabesca.
 
Final fantasy 4, come se ci fosse bisogno di sottolinearlo, è un JRPG, cioè un gioco di ruolo, con tutti gli ingredienti che hanno reso il genere amatissimo in ogni parte del mondo. Cecil e il suo gruppo si muoveranno su di una mappa che riproduce tutto il mondo di gioco, ivi comprese dungeon e città. Avvicinandosi alle loro mura si apre un’altra schermata, Cecil si potrà muovere all’interno dei centri abitati ove, parlando con gli abitanti potrà avere indicazioni luce sulla missione che via via gli verrà assegnata. In ogni città , inoltre sono presenti i negozi ove Cecil potrà rifornirsi di oggetti, armi ed armature, nonché una locanda per riposare.
 
Viaggiando per i dungeon e sulla mappa Cecil verrà raggiunto da mostri che tenteranno di mettere la parola fine alla sua esistenza. In questo caso si aprirà un’ulteriore schermata fissa: da una parte vi saranno i mostri, dall’altra il party. Il sistema di combattimento usa l’Active Time Battle (ATB), ogni personaggio ha una barra riempita la quale potrà effettuare un’azione (attaccare, usare un’abilità speciale, difendersi, aspettare). La morte arriva quando viene diminuito a zero il livello di Hit Point del personaggio. Il game over è dato dalla caduta di tutto il party.
 
Il giocatore controllerà Cecil tramite la croce direzionale, ed i tasti. Lo stylus è stato messo da parte, il suo uso infatti è stato limitato ad un alternativo metodo per far muovere Cecil, ma nulla più. Sullo schermo inferiore sarà sempre presente la mappa del mondo o della città in cui ci si trova e l’azione di gioco si svolge su quello superiore.
 
Final Fantasy 4, inutile dirlo, si presenta al mondo in modo molto positivo, l’impianto di gioco, pur risentendo degli anni, è ancora valido e farà la gioia degli appassionati. Il restyiling grafico potrà poi contribuire ad affascinare nuovi utenti cui si aprirebbero le porte del mondo degli JRPG, genere invero in ribasso. D’altro canto Final Fantasy 4 si presenta, come dinamiche di gioco, in modo sin troppo classico. Se all’epoca della prima uscita alcune scelte risultavano rivoluzionarie oggi risultano abusate ed ai limiti dell’obsolescenza. In pratica il gioco è privo del benché minimo ingrediente action. Inoltre, rispetto al livello medio, la difficoltà è tarata verso l’alto ed il giocatore si troverà a dover ripetere varie volte scontri contro il boss di turno solo perché il suo livello di esperienza non gli permette uno scontro alla pari, per non parlare degli incontri casuali con i mostri, gli appassionati li sopportano poco, figuriamoci i nuovi arrivati.
 
In ogni caso, al di là di piccole limitazioni, Final Fantasy 4 è un signor gioco, un JRPG che, sebbene non sfruttia pieno le potenzialità del touch screen del DS, può regalare una vagonata di ore di divertimento, dando al tempo stesso al giocatore la possibilità di vivere una storia epica e fiabesca che ha il sapore della poesia.
 
Pregi:
– Ottimo comparto tecnico
– enorme longevità
– pietra miliare nel genere
 

Difetti:
– Difficoltà elevata per gli standard attuali
– sistema di gioco che mostra qualche segno del tempo
 

Voto: 8.5

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