Videogiochi e figli: il limite massimo di ore per ogni età

Non è facile decidere un limite di tempo da imporre ai bambini per quanto riguarda i videogiochi: serve equilibrio e dialogo.

I videogiochi sono una forma di intrattenimento molto interessante a tutte le età e milioni di persone passano ore e ore della giornata davanti ai propri titoli preferiti. Nel caso dei bambini, però, il discorso è un po’ più delicato. I videogiochi possono influenzare lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, che soprattutto quando sono molto piccoli non riescono a capire la necessità di limitare il tempo passato a giocare.

i genitori dovrebbero mettere un limite ai bambini per i videogiochi
Non è mai facile stabilire il giusto limite da imporre ai bambini per quanto riguarda i videogiochi – games4all.it

Mentre alcuni giochi possono migliorare certe abilità come il problem solving e la coordinazione occhio-mano, un’eccessiva esposizione può portare a una diminuzione delle competenze sociali e di altre abilità cognitive. L’uso eccessivo dei videogiochi può comportare anche rischi per la salute fisica, come problemi alla vista, mal di testa, obesità e problemi posturali.

Per questo, i genitori si trovano spesso nella spiacevole situazione di dover porre un limite al tempo che i loro figli passano davanti allo schermo, creando spesso malumori in casa se i piccoli non voglio invece staccarsi dalla console.

Bambini e videogiochi, un argomento molto delicato

Indipendentemente dalla loro familiarità con il mondo dei videogiochi, secondo gli esperti è fondamentale che i genitori stabiliscano limiti chiari e coerenti per il tempo di gioco. Divieti eccessivi o libertà illimitate possono portare a risultati controproducenti. L’ideale, quindi, sarebbe trovare il giusto equilibrio tra concessioni e limitazioni.

i bambini sotto i sette anni non dovrebbero giocare più di 20 minuti al giorno
Giocare senza limiti può avere effetti molto negativi sulla salute psico-fisica dei bambini – games4all.it

È utile coinvolgere i videogiochi nella vita familiare, facendo attenzione a comprendere l’attrattiva di un particolare gioco per il bambino. I genitori possono diventare figure di riferimento e consulenti in questo ambito, ascoltando e imparando dal loro bambino, testando personalmente i giochi e discutendo apertamente sulle limitazioni imposte.

Secondo diversi esperti, sarebbe anche opportuno tenere in considerazione l’età dei giovani giocatori quando si decidono i limiti da imporre:

  • Da 4 a 7 anni: I videogiochi devono essere selezionati con cura, limitando il tempo di gioco a 20-30 minuti al giorno.
  • Da 7 a 12 anni: Si possono allentare leggermente i limiti, mantenendo un equilibrio tra le attività digitali e quelle fisiche e sociali. È consigliato un limite massimo di 60 minuti al giorno fino ai 10 anni, e fino a 9 ore settimanali dai 10 anni in su.
  • Dai 13 anni in poi: Durante l’adolescenza, si consiglia un approccio più flessibile, con un limite settimanale di 10-14 ore.

L’approccio ai videogiochi deve essere flessibile e adattabile alle esigenze e alla maturità di ogni bambino. L’obiettivo è guidare i giovani verso un uso responsabile e consapevole di questi strumenti. Attraverso un dialogo aperto, i genitori possono aiutare i propri figli a godere dei benefici dei videogiochi, mantenendo un sano equilibrio nella loro vita quotidiana.

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