Silent Hill, la città del videogioco esiste davvero? La verità ti lascerà senza parole

Tutti abbiamo percorso le strade inquietanti di Silent Hill, ma la città teatro del videogioco esiste anche nella realtà?

Le vicende narrate nei Silent Hill possono essere inserite tranquillamente nella categoria horror d’autore. La saga creata da Konami è una perla del mondo videoludico e rappresenta il capostipite di un sottogenere per cultori. Fino all’uscita del primo capitolo di Silent Hill, infatti, l’orrore nei videogiochi era tangibile, rappresentato dal pericolo evidente e da una serie di mostruosità pronte ad aggredirti.

Silent Hill esiste davvero?
La cittadina di Silent Hill esiste davvero? – YouTube @playstation – games4all.it

Prendendo spunto invece dai migliori film e romanzi del genere, Silent Hill punta tutto sulla costruzione di un atmosfera inquietante, di una tensione di fondo che porta ad un climax emotivo e che rimane dentro, di un contesto quasi onirico nel quale non si è in grado di distinguere tra il sogno e la realtà. Di fatto Silent Hill è la manifestazione del subconscio del protagonista, il luogo in cui i mostri del passato e le catene dei sensi di colpa prendono forma.

Nel gioco stesso, insomma, Silent Hill è un luogo immaginario, una sorta di inferno personale in cui il protagonista sconta le proprie pene, lotta contro se stesso. Non tutti dunque hanno accesso alla cittadina, ma ovviamente nel gioco questo borgo tipicamente americano ha una storia e una cultura, abitanti e segreti da raccontare.

Silent Hill, la città vista nel videogioco esiste davvero?

In base alle informazioni emerse nei vari giochi, Silent Hill sarebbe una città del Maine, mentre nella prima trasposizione cinematografica viene spostata nella Virginia Occidentale. Le riprese sono state effettuate in diversi luoghi, dunque possiamo dire che i luoghi visti nel film esistono davvero ma non fanno parte di un unica città: la troupe ha girato in varie località del Canada da Brantford, passando per Hamilton fino ad arrivare a Toronto.

La vera città dietro Silent Hill
La vera città dietro Silent Hill – Games4all.it

Sebbene i creatori del gioco si siano ispirati alle caratteristiche tipiche delle cittadine rurali americane, nella realtà è stato complesso trovarne una che fosse sufficientemente simile a quanto si vedeva nel videogame. Dunque sono stati selezionati alcuni luoghi di diverse località per dare l’impressione che la città vista nel film fosse la stessa dell’opera originale.

Un espediente che viene utilizzato spesso per girare film e serie tv. Un esempio noto a tutti è Harry Potter, i cui luoghi riconoscibili esistono ma sono disseminati per la Gran Bretagna, in alcuni casi a molti chilometri di distanza l’uno dall’altro. In questo caso la scelta è stata obbligata, vista anche la natura onirica e impalpabile del luogo in cui si svolgono le vicende di Silent Hill.

La storia di Centralia

Esiste tuttavia una città del West Virginia la cui storia sembra somigliare in modo inquietante a quella degli abitanti di Silent Hill. Stiamo parlando della cittadina di Centralia, in Pennsylvania,  che nel 1962 venne colpita da un grosso incendio che di fatto continua a divampare. Secondo una versione dei fatti l’incidente si verificò per ripulire una discarica che si trovava in prossimità di una miniera di carbone.

Si trattava di un’operazione fatta periodicamente e che in passato era stata portata a termine senza conseguenze. Nel 1962, però, le cose sono andate diversamente, l’incendio generato per bruciare i rifiuti si è espanso all’interno della miniera di carbone attraverso i tunnel non sigillati e il sottosuolo di Centralia ha continuato a bruciare, tramutando il borgo in una città fantasma in cui è impossibile vivere a causa della tossicità dell’aria.

Oggi Centralia è disabitata e pare che non possa essere occupata nuovamente per il prossimi 200 anni. Il creatore di Silent Hill ha più volte ribadito di non essersi ispirato alla storia di Centralia per il rogo che uccise la popolazione della cittadina immaginaria del gioco, la somiglianza tra le due storie però è davvero interessante. Infatti i produttori della trasposizione cinematografica sono stati ispirati da quanto successo in Pennsylvania e quella storia li ha guidati nella scelta dei luoghi del film del 2006.

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