Per la Nintendo UK il 3DS sarà indispensabile

I videogiochi non sono mai stati visti come un elemento indispensabile della vita ed in effetti mai nessuno è arrivato a definirli tali. Invece sembra che anche questa certezza stia per esesre messa in dubbio dall’arrivo della prossima console della Nintendo, quel 3DS che, giorno dopo giorno, cresce nell’opinione di appassionati ed addetti ai lavori. A sostenere la tesi su una console indispensabile non è nemmeno uno dei fan più hard core della compangia di Kyoto, ma due esponenti interni molto autorevoli.

James Honeywell, marketing manager della divisione inlgese della Nintendo, ha infatti dichiarato che:
 

Vogliamo rendere il 3DS qualcosa di indispensabile, qualcosa da portare sempre con sé.

 
L’obiettivo è quanto mai ambizioso, ma la Nintendo ci ha abituato ad altre rivoluzioni, per cui meglio attendere l’uscita della console per valutare se le frasi di Mr. Honeywell sono solo una iperbole inarrivabile.
 
La dichiarazione del marketing manager di Nintendo UK era racchiusa in un’intervista che CVG ha fatto al suddetto James Honeywell ed a David Yarnton, general manager della divisione citata.
 
David Yarnton ha dichiarato che la chiave per arrivare all’obiettivo di rendere il Nintendo 3DS indispensabile passa per lo StreetPass:
 

se lo avete attivato e passate accanto a qualcun altro che possiede Street Fighter, potete sfidarlo automaticamente in un combattimento virtuale. Poi tornare a casa, accendere la console e trovarvi dei nuovi contenuti.

 
Per il possessore della nuova console Nintendo sarà quindi molto importante portarla sempre con sè, proprio per il caso in cui incontrerà qualcun altro che possiede la macchina da gioco portatile:
 

quando uscite di casa, prendete le chiavi e il cellulare, non dimenticate il 3DS perché non sapete quanti altri possessori della console potrete incontrare per strada, e quante opportunità con SpotPass o StreetPass siete destinati ad avere nel corso della giornata.

 
In teoria lo StreetPass davvero può rendere il 3DS uno degli oggetti da tenere sempre con sè, ma la domanda è una sola: funzionerà tutto questo in Italia ?

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