Giocano a Call of Duty, arrestati dalla polizia

call of duty poliziaDei bambini che giocavano a Call of Duty avrebbero mai immaginato che presto sarebbero stati arrestati dalla polizia? In effetti sembrerebbe una circostanza molto improbabile, eppure è accaduta veramente. Il tutto è successo in Svezia, dove, durante il fine settimana, un gruppo di ragazzini si divertiva con il noto titolo videoludico. Il gioco è coinvolgente e i bambini si erano immedesimati molto nell’azione, tanto che ad un certo punto hanno cominciato a gridare aiuto. In particolare un giocatore ucciso durante un combattimento si è lasciato cadere a terra e ha urlato. Ma a questo punto si è verificato l’incredibile.

Dei passanti hanno sentito le urla del bambino e hanno creduto che veramente dentro casa stesse accadendo qualcosa di terribile. Evidentemente avranno pensato ad un omicidio reale, di cui fosse vittima un bambino. Tutti si sono lasciati prendere dalla paura generale e, mossi dalla preoccupazione, hanno chiamato i soccorsi.

E’ stata tempestivamente allertata la polizia, che ha fatto un intervento immediato, facendo irruzione nell’abitazione in cui i bambini stavano giocando a Call of Duty e ha intimato loro di sdraiarsi a terra e di mettere le mani ben in vista sopra la testa.

Certo, nessuno si sarebbe aspettato di ritrovarsi davanti un gruppo di ragazzini impegnati con un videogioco. Nemmeno gli agenti, i quali hanno cercato le possibili spiegazioni. Alla fine tutto è stato chiarito e i bambini sono stati lasciati liberi di continuare a divertirsi.

Call of Duty questa volta l’ha combinata davvero grossa! E’ possibile che i passanti non si siano resi conto in tempo che si trattava solamente di una finzione, di un qualcosa di virtuale? In effetti per chi non abbia sperimentato almeno una volta quanto possa essere coinvolgente l’azione del gioco che il titolo offre è difficile rendersi conto di come si resti preda delle tante mosse e vicende che il titolo consente di vivere.

E’ inutile che polemizziamo sulla confusione fra reale e virtuale, perché ne potrebbero conseguire dei discorsi non significativi, in quanto questa volta si è trattato di un semplice equivoco.

La vicenda ci mostra comunque l’impeccabile realismo del celebre sparatutto in prima persona, che sa approntare le strategie giuste per offrire un’esperienza di gioco adrenalinica, assolutamente da non perdere. Non vi resta che provare quindi, se non l’avete già fatto e (mi raccomando) attenti alla polizia! Non potrebbe tardare ad arrivare anche a casa vostra per effettuare un sopralluogo!

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