Vecchi videogiochi: amarcord

All’interno dell’attuale popolazione videoludica, gran parte dei gamer ha iniziato a giocare grazie a Sony e alla sua PS1, cui si deve il merito di aver estirpato l’idea di videogioco quale “roba per bambini”.

Certo è che prima di quel lontano 1994 il mercato dei videogiochi era profondamente diverso sia per dimensione che per tipologia di produzioni disponibili; all’epoca, su console casalinghe, il bidimensionale regnava sovrano e nessuno avrebbe mai immaginato che i videogiochi per console avrebbero raggiunto (e in alcuni casi surclassato) la complessità tecnica delle costosissime schede da bar.
 
L’ultima generazione ad essere stata dominata dal 2D è stata quella a 16-Bit, teatro dell’equilibratissimo scontro tra SEGA MegaDrive e Super NES. Vogliamo ricordare quei tempi con una (personalissima e dunque passibile di critiche) Top 10 dei giochi più gettonati del periodo a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90.
 
SONIC
Primo (ma non per importanza) in questa classifica il gioco che ha fatto “sanguinare gli occhi” di tanti videogocatori; un platform dalla velocità di gioco impressionante, retto con maestria dalla simpatica mascotte di casa SEGA (che starà piangendo alla vista dei vergognosi titoli recenti a sé dedicati) e da un cast molto ben assortito di personaggi, primo fra tutti il perfido Dr.Robotnik.
Il primo episodio della serie rimane il migliore, e il livello Starlight (il quinto) è poesia pura.
 
SUPER MARIO
L’idraulico di casa Nintendo, mascotte del grande avversario del MegaDrive, segue a ruota con i propri platform, meno adrenalinici ma altrettanto divertenti e ben strutturati. Giochi unici per atmosfera e simpatia, anch’essi retti da un cast di personaggi carismatici cui è impossibile non affezionarsi.
 
PRINCE OF PERSIA
Mentre Ubisoft è al lavoro per lanciarne un’incredibile versione next-gen, è bello ricordare la più “pompata” tra le versioni di un grande classico uscito inizialmente per APPLE II. Più che un gioco, un ode al salto millimetrico (pena decesso immediato) in grado di mettere a dura prova l’intuito dei giocatori mediante diabolici enigmi per l’apertura delle fatidiche porte.
 
OUT RUN
Il capostipite dei giochi di guida da bar, uno dei primi titoli a simulare una discreta sensazione di profondità dello scenario mediante un uso oculato del parallasse. Intelligente la struttura a bivi che consentiva ai giocatori meno esperti di portare comunque a termine il gioco scegliendo l’itinerario più semplice.
 
STREETS OF RAGE 3
L’era del bitmap non sarebbe stata la stessa senza i picchiaduro a scorrimento. E SOR 3 è l’incarnazione stessa del concetto di beat’em up: frenetico, accattivante, con un cast di personaggi incredibile per varietà e carisma. Notevole la moltitudine di livelli da affrontare, così come le tipologie di nemici d asconfigegre e di armi da utilizzare. Micidiale la colonna sonora dell’inimitabile Yuzo Koshiro. Un gioco perfetto, non c’è altro da dire, e che come tale merita il video di presentazione di cui sopra.
 
RANGER X
L’altra colonna portante dell’era del bitmap è rappresentata dagli shoot’em up, gli sparatutto a scorrimento, verticale o orizzontale.
Ranger X è un gioco ai più sconosciuto, ma nel contempo una gemma di rara bellezza nel panorama del Sega MegaDrive. Uno sparatutto incredibilmente complesso (all’epoca utilizzava tutti i tasti del 6-buttons pad) in cui comandare un robot in grado di assumere varie forme. Indimenticabile.
 
CHRONO TRIGGER
Ormai prossimo alla riedizione per Nintendo DS, Chrono Trigger si conferma come uno degli RPG più avvincenti i tutti i tempi, nato dal genio di Square-Enix, all’epoca semplicemente Square. Un gioco di ruolo come solo i giapponesi sanno crearne, fortemente “story driven” e per questo avvincente come pochi. Un must.
 
HAGANE
Una delle esclusive più invidiate dai possesori di MegaDrive ai sostenitori SNES, Hagane è un platform con forti elementi shooter, simile, per certi versi, al famoso Shinobi ed avente per protagonista un ninja. Davvero un ottimo titolo, anch’esso semisconosciuto ma di qualità cristallina.
 
MEGA TURRICAN
Lo sparatutto “a piedi” di Factor 5 è uno dei titoli che hanno segnato l’era a 16-Bit; nei panni di un soldato, avvolto da una tuta Turrican che gli conferisce abilità speciali (tra cui un braccio meccanico in grado di farlo aggrappare e “penzolare” dalle sporgenze) siamo chiamati ad affrontare livelli affollati da ogni sorta di creatura ostile. Un classico.
 
THE LEGEND OF ZELDA
Un RPG davvero vecchio stile, con vasti scenari due 2d e personaggi rappresentati da minuscoli sprite animati in modo essenziale. Ciononostante, un gioco veramente incredibile ed epico, un altro capolavoro in grado di competere praticamente alla pari con Chrono Trigger.
 
GIOCO BONUS: TUMBLEPOP
Tumblepop è uno dei coin-op che mi hanno reso felice quando ero bambino. Quando le sale giochi erano ancora luoghi magici latori di divertimento elettronico, e i cabinati “andavano” a colpi di 100 lire, questo piccolo grande gioco “simil-Ghostbusters” ha fatto scuola dimostrando che un’idea originale può dar vita a un gran gioco fatto di alcune schermate statiche e nemici dall’I.A. limitata.
Il video parla da solo, Tumblepop è un platform all’ennesima potenza, condito da una buona dose di humour e sorretto da una giocabilità immediata e coinvolgente.
 

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