Fable 2 – Recensione

Fable 2
In queste lunghe notti invernali è bello ascoltare il vento che sibila fuori dalla finestra e sentire la pioggia che batte contro i vetri. Sono ideali per accendere un bel camino, raccogliersi intorno al fuoco e raccontare una favola.

Project ego
Nella mente fervida di Peter Molyneux le idee non mancano di certo e superano spesso anche i limiti tecnologici che permettono il loro sviluppo. Dopo aver realizzato capolavori come Populous, Black & White e Dungeon Keeper, il secondo del quale nascondeva il video del terzo mai realizzato, Peter voleva spingersi oltre. Apparve così dal nulla lo sviluppo di Project Ego. Un progetto complesso e ambizioso che traeva la propria forza proprio dalla totale libertà che il giocatore aveva di interagire con l’ambiente. Il tempo passava e le buone idee subirono pesanti sforbiciate, che portarono tuttavia alla riuscita del suo capolavoro. Il cambio di rotta e lo stile di narrazione fecero si che anche il nome dovesse cambiare e il mondo lo conobbe come Fable. L’action rpg uscì in esclusiva per la prima Xbox, convertita poi per PC comprensiva della sua espansione Lost Chapter. Il risultato fu un successo netto di critica e pubblico, seppure con qualche incrinatura e taglio di troppo, che limitò il godere appieno dell’esperienza in relazione alle promesse fatte.
 
Fable 2
Favola 2.0
Lionhead Studios si è ributtata nella mischia. Con la maggiore potenza tecnologica a disposizione dalla piattaforma next gen di Microsoft ha deciso di rivoltare come un guanto il primo capitolo della serie e di poter finalmente sfogarsi nella realizzazione dei propri obiettivi. Nella vita reale sono passati 4 anni dal primo capitolo della serie, il tempo tuttavia, nel mondo di Fable, è trascorso come in quello di Narnia. In questa nuova avventura infatti ci troveremo in un balzo temporale di quasi 500 anni in avanti.
 
Lupus in fabula
All’inizio della nostra avventura, ci troveremo immediatamente catapultati nel palpitante mondo di Albion.
La vita seguirà il suo corso. A differenza di titoli simili, non avremo editor di personalizzazione del protagonista. L’unica scelta sarà il sesso del nostro eroe tra due fratelli. Ogni successiva caratterizzazione sarà graduale e in corso d’opera: tagli di capelli, tatuaggi, vestiti e naturalmente le armi. L’evoluzione temporale ha infatti portato un’ innovazione tecnologica. Accanto alle armi da lancio, come le balestre, avremo anche i primi rudimentali fucili e pistole che ci salveranno spesso dai guai. L’aspetto più importante del gioco, deducibile dalla stessa copertina, sarà l’allineamento. Ogni volta che ci troveremo ad un bivio tra le quest proposte, le scelte che opereremo (nel bene o nel male) avranno ripercussioni sulla nostra natura e sul nostro DNA. Diventare un cavaliere senza macchia o un orribile demone dipenderà solo da noi. Una graditissima introduzione sarà il nostro fedele compagno d’avventura: il cane. L’amico a quattro zampe ci aiuterà a scovare tesori o a difenderci dai nemici, a patto che lo avremo allenato all’una o all’altra cosa. Comodissimi saranno i comandi del nostro pad. Con il tasto B lanceremo le magie, mentre X e Y saranno riservati agli attacchi. Ottima anche la risposta dei movimenti come la corsa e la fuga o il controllo nei combattimenti. Basterà premere il grilletto destro per assorbire le sfere di esperienza dai nemici che abbattiamo o per scegliere la magia da lanciare.
 
Fable 2
Nelle città che incontreremo potremo anche decidere di imparare un mestiere e farlo diventare il nostro lavoro fisso. Avremo l’opportunità di comprare una casa per noi o affittarla e guadagnarne un utile. Anche il corteggiamento avrà i suoi riti e ritmi, che ci porteranno ad avere una famiglia e dei figli. Se invece non potete resistere alle scommesse, avrete pane per i vostri denti. Gli splendidi giochi d’azzardo contenuti nei pub disseminati per le varie città vi terranno incollati a lungo con la formula “ancora una partita e smetto”. Il bestiario di Fable conterrà tutti i cliché tipici del genere: morti viventi, licantropi, i fastidiosi Hobbe e via di questo passo. La musica è ancora affidata al maestro Danny Elfman, che creerà un’atmosfera perfetta già alle prime note. Se da un lato ruberà qualcosa al suo capolavoro Edward Mani di Forbice, strizzerà l’occhio anche al più noto Harry Potter. Gli effetti sonori delle armi e delle magie sono tutti d’impatto e ben realizzati, anche se meno spettacolari e originali di quanto ci saremmo aspettati. La grafica è superba e dà un taglio unico al gioco, così come lo stile vi farà riconoscere il titolo da un solo fotogramma. Qualche sbavatura nelle texture di bassa qualità la si trova di rado e l’effetto dell’acqua è decisamente sotto tono, ma sono inezie. La storia è ben narrata e saprà coinvolgervi per tutte le 15 ore di gioco, a meno che non vogliate completare ogni enigma e qui la durata triplicherà. Buona l’idea di giocare in cooperativa tramite la propria connessione Xbox Live, anche se personalmente non l’ho trovata così geniale o utile per questo tipo di esperienza.
 
Fable 2
Dulcis in fundo
Che siate buoni o cattivi, scanzonati padri di famiglia o assassini, se volete imporre il vostro volere con la forza bruta o cercare di trovare una soluzione amichevole, non avete scuse per non sperimentarlo in Fable 2.
 
Grafica: 8.5
Sonoro: 9.0
Giocabilità: 9.0
Longevità: 8.5
TOTALE: 8.5

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