Assassin’s Creed: in futuro non ci sarà la Seconda Guerra Mondiale

Si è parlato parecchie volte dell’ambientazione dei prossimi episodi della serie Assassin’s Creed. Anche questa volta, quando si aspetta l’uscita del nuovissimo Assassin’s Creed Brotherhood incentrato particolarmente sulle modalità di gioco in multiplayer, si parla di cosa ci potrà essere nei futuri capitoli della serie videoludica di successo. Ci si riferisce quindi in particolare ad Assassin’s Creed 3 ma anche ai futuri eventuali capitoli di quella che è diventata una saga videoludica che ha fatto registrare tanti record all’azienda di produzione, a cominciare dal numero di copie vendute con il secondo capitolo.

Già da tempo si parlava dell’eventualità che la serie potesse vedere prima o poi un’ambientazione legata, per quanto riguarda il periodo storico, agli anni della Seconda Guerra Mondiale. In un periodo in cui il numero di combattimenti era molto elevato è chiaro che le vicende di azione di un Assassin’s Creed potrebbero essere molto adatte allo scenario che si andrebbe a delineare in quel periodo di tempo.
 
Stavolta però Ubisoft smentisce tutte queste ipotesi, parlando dell’ambientazione del gioco nel futuro della serie videoludica che ha Ezio Auditore come protagonista principale del secondo episodio. Le parole sono quelle di Patrice Désilets, che ha diretto il primo e il secondo capitolo di Assassin’s Creed.
 
Le affermazioni sono abbastanza chiare, ed escludono la possibilità di un’ambientazione all’interno del periodo della Seconda Guerra Mondiale per i prossimi episodi della serie:
 

“Non vedo perché si dovrebbe ambientare un Assassin’s Creed durante la Seconda Guerra Mondiale. Potremmo farlo e per esempio sarebbe anche carino andare ad assassinare Hitler. Ma quanti giochi potremmo fare sulla Seconda Guerra Mondiale? Forse quella è l’unica ambientazione che non trovo interessante”.

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