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Shigeru Miyamoto non pensa alla pensione

Il tempo passa per tutti ed anche i game designer più navigati, un tempo giovani rampanti e creativi, si avviano anno dopo anno ad un’onorevolissima maturità. Tra essi c’è Shigeru Miyamoto, creatore di personaggi che hanno fatto la storia deli videogiochi, come Mario, Zelda ed i più recenti Pikmin, e che lo hanno proiettato tra le personalità più amate ed autorevoli del settore. Anche per Miyamoto però il tempo passa ed il genio della Nintendo ha confessato che si avvicina sempre di più il momento in cui dovrà appendere il pad al chiodo e ritirarsi in una sicuramente dorata pensione.

Miyamoto ha fatto queste rivelazioni in un’intervista al sito GamesTM, ma ha anche aggiunto che, sebbene il tempo passi, e sa che prima o poi la sua carriera dovrà finire, per ora è ancora concentrato sui suoi progetti e al momento non pensa alla pensione:
 

Sono un dipendente della compagnia e prima o poi dovrà ritirarmi. Da questa prosepttiva è vero che può darsi che andrò in pesnione dalal Nintendo tra qualche tempo.

 
Il discorso sul ritiro di Shigeru Miyamoto è stato avanzato in quanto il game designer si avvicina ai suoi sessant’anni, quindi ad un’età più che pensionabile. In ogni caso il creatore di Mario e Zelda sa anche che lavora in un settore in cui le dinamiche sono ben diverse rispetto ad altri campi:
 

Quando mi guardo attorno e vedo che ci sono artisti che, sebbene molto anziani, continuano a lavorare sui propri manga oppure registi attempati che creano film senza fermarsi, capisco che non si ritireranno mai. In questa prospettiva credo che continuerò a creare giochi. La sola domanda è valutare fino a che punto nel futuro i giovani vorranno lavorare con me.

 
Le parole di Miyamoto fanno trasparire una grande umiltà che arriva da colui che rappresenta un mostro sacro del settore con cui chiunque voglia lavorare o già lavori nel settore dei videogiochi vorrebbe collaborare. In ogni caso il designer è andato oltre la pensione e, mettendo da parte il momento del suo ritiro, ha rivelato di essere già proiettato nel futuro, chiedendosi quali saranno i giochi che riuscirà a creare sino la momento della sua dipartita:
 

Proprio ora mi chiedo a quale gioco starò lavorando nel momento della mia morte. Non posso ancora immaginarlo, ma ritengo che nel futuro prossimo i generi e le tematiche con cui noi creatori di videogiochi lavoriamo si espanderanno, sono molto eccitato dal genere di videogames che potremo sviluppare in futuro.

 
Narturalmente, pensiero di tutti i videogiocatrori, la speranza è che Miyamoto abbia una vita lunga e soprattutto piena, ma molto piena, di lavoro.

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