
E’ ormai fuori da ogni dubbio che anche i videogiochi possono essere considerati una forma d’arte. Dato ciò per sicuro si può anche iniziare ad esaminare i percorsi creativi alla base del medium, che diversificano le produzioni meramente commerciali da quelle che uniscono anche un elemento artistico. Ciò anche in considerazione con gli altri media. In tale senso sempre prodigo di chiarificazioni e discorsi è Shigeru Miyamoto, vero guru creativo della Nintendo e padre di personaggi entrati nell’immaginario collettivo come il buon vecchio Super Mario.
Shigeru Miyamoto ha sempre guardato positivamente questo modus operandi, che, però non ha mai trasposto nei suoi giochi, almeno fino ad ora. Nella suddette intervista al New Yorker, infatti, il creatore del brand Zelda non ha escluso che possa esserre arrivato il momento giusto:
Ritengo che il modo in cui facciamo videogiochi oggi possa avvicinarsi in qualche modo all’idea di distruggere gli stili originali. Nel capire la necessità di dover distruggere qualcosa, capiamo facilmente anche la necessità di dover mantenere intatto qualcos’altro.





