Pochi giochi hanno avuto sul mondo dell’intrattenimento elettronico l’impatto del primo Gran Turismo.
All’epoca i titoli di guida rientravano per la maggior parte nel genere “Arcade”: una manciata di auto, modello di guida semplificato e gare rapide basate su pochi giri di pista. Con il primo GT tutto cambiò: arrivò un parco auto che comprendeva oltre 140 veicoli reali (per la maggior parte di produttori giapponesi), una modalità Carriera che ci costringeva a prendere patenti per avanzare e a comprare nuove auto con le vincite realizzate nelle gare precedenti e un modello di guida realistico come poche volte si era visto prima, tanto che prima di scendere in pista si poteva addirittura effettuare la messa a punto della propria auto. Questo ebbe un efetto istantaneo: attirare l’attenzione di chi, pur non amando i videogiochi, era appassionato di auto e di corse. Il primo GT amplificò a dismisura l’interesse del pubblico più eterogeneo nei confronti della PlayStation, anche grazie ad altre scelte azzeccate, come adottare una delle prime colonne sonore su licenza (erano presenti brani di Garbage e Chemical Brothers, tra gli altri). Il risultato fu straordinario: oltre 10 milioni di copie vendute e un nome che tuttora è sinonimo di automobilismo nel mondo dei videogiochi.
E nel 2008?
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