La crisi arriva anche per Sony

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Sarebbe stato impensabile che una multinazionale come Sony uscisse indenne dalla grave crisi economica di questi ultimi mesi; né tuttavia ci si poteva aspettare effetti così devastanti per colosso nipponico.

Nikkei Net Interactive, il canale online della società di gestione del principale indice tecnologico della Borsa giapponese, ha infatti rivelato attraverso l’information provider Reuters che Sony, per l’anno 2008, sarebbe incorsa in un deficit operativo pari a 1,1 miliardi di dollari; il bilancio è pesantissimo soprattutto se si pensa che Sony guardava all’anno appena trascorso come decisivo per il decollo di PS3 e prevedeva ben 2,2 miliardi di dollari di attivo, e che oltretutto l’anno fiscale non è ancora chiuso e le stime potrebbero essere ulteriormente riviste al ribasso.
 
Si tratta del primo risultato annuale negativo negli ultimi 14 anni e solo il secondo da quando la società è stata ammessa alla quotazione in Borsa nel 1958; la società ha dichiarato di voler preservare il proprio core business (attinente al settore dell’elettronica), riducendo la propria operatività nelle gestioni accessorie; ciò non è bastato tuttavia ad evitare il licenziamento di circa 16000 operai, di cui metà impiegati, fino a dicembre, in pianta stabile; il taglio ha coinvolto principalmente la produzione di televisori Bravia e, guarda caso, di PS3, ad oggi ancora un giocattolo supertecnologico e troppo costoso per la maggior parte dei videogiocatori.

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