GRID per Nintendo DS – Recensione

GRID DS
Race Driver: Grid si è rivelato, nella sua incarnazione per le console di ultima generazione, un’ulteriore conferma del talento e della qualità dei programmatori Codemasters, ormai veri e propri guru del genere corsistico su console da più di 10 anni.

La grande notizia è che anche il piccolo Nintendo DS ha potuto beneficiare di una conversione del miglior gioco di guida attualmente disponibile per console. Andiamo a vedere se i Codies sono riusciti a compiere la “mission impossible” di trasporre il realismo e l’appeal grafico del titolo anche su una console dalle capacità tecniche molto limitate.
 
Come nella versione per console casalinghe, in GRID saremo chiamati a girare il mondo, prendendo parte a competizioni ed eventi vari al fine di migliorare la nostra reputazione di pilota a suon di vittorie; l’obiettivo ultimo del gioco è infatti quello di diventare il miglior pilota in circolazione scalando il ranking mondiale attraverso la conquista di medaglie per ciascun evento.
 
Uno dei punti di forza di GRID, manco a dirlo, è la grande varietà delle prove che saremo chiamati ad affrontare; oltre alle semplici gare su circuito avremo infatti test di frenata e di sterzata, gare di drift, competizioni “survival” (in cui per ogni giro completato viene eliminato il pilota in ultima posizione) e così via. Tanta varietà riesce in modo efficace a scongiurare l’eventuale monotonia del semplice gareggiare su pista per la prima posizione.
 
GRID DS
Il modello di guida, al pari della versione per console più potente, riesce nella non semplice impresa di creare un mix perfetto tra arcade e simulazione. La guidabilità della vettura è peraltro realisticamente influenzata dal tipo di veicolo selezionato. Anche sotto questo aspetto la grande varietà di mezzi dell’originale è stata preservata, per cui potremo scegliere tra Muscle Car americane, GT Car giapponesi e così via.
 
Ma la versione per Nintendo DS di Grid non ha subito tagli né semplificazioni nemmeno sotto il profilo del sistema di danneggiamento delle vetture: certo dal punto di vista cosmetico i dann sono riprodotti con minor precisione, mentre dal punto di vista meccanico dovremo stare sempre attenti anche al minimo urto per non compromettere in modo irreversibile l’esito della gara.
Fortunatamente con il procedere nel gioco guadagneremo upgrade indispensabili per rendere la vettura più resistente e facile da guidare.
 
GRID DS
 
Veniamo, infine, agli elementi distintivi rispetto alla versione PC, Xbox 360 e PS3 del gioco. In GRID per Nintendo DS è scomparsa l’opzione “rewind” per riportare indietro il tempo a seguito di un errore fatale in gara. In compenso, però, abbiamo ora a disposizione un track editor che, una volta completata (10 ore scarse) la modalità principale, ci consentirà, con un po’ di fantasia, di prolungare la longevità del titolo; la personalizzazione dei circuiti non si limita alle curve o ai dossi, ma va anche a toccare elementi dello scenario come i cartelloni pubblicitari. I circuiti creati potranno poi essere condivisi online con gli amici, magari per dare vita a sfide all’ultima curva fino a 4 giocatori contemporaneamente.
 
In conclusione, anche nella sua incarnazione su Nintendo DS, GRID si conferma un racing game con spina dorsale, ed anzi va a coprire un buco importante nella softeca di questa console. Finalmente il piccolo di casa Nintendo può vantare un racing game solido, divertemte e longevo, e l’aggiunta del track editor lo rende ancor più esclusivo.
 
VOTO: 9

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