Bangai-O Spirits – Recensione

I videogiocatori di lunga data ricorderanno quasi con commozione l’intensissimo Gunstar Heroes, sparatutto di qualità cristallina sviluppato dai Treasure per Sega MegaDrive nei primi anni ’90.

I creatori di una pietra miliare della storia dei videogiochi tornano oggi con un nuovo, frenetico sparatutto, dal titolo Bangai-O Spirits. Il gioco rappresenta il sequel ideale del titolo uscito nel 1999 su Nintendo 64, e successivamente convertito per Dreamcast. Oggi, mentre le console next-gen celebrano la definitiva morte del genere, questo titolo, che rappresenta l’essenza stessa dello shoot’em up “intelligente”, trova asilo sulla console “da retrogamer” per eccellenza: il Nintendo DS.
 
Contrariamente a quanto previsto dallo sparatutto tipo, con lunghi livelli a scorrimento orizzontale o verticale, Bangai-O Spirits immerge il giocatore in aree di gioco chiuse, in cui muovere liberamente il proprio mech in otto direzioni. Ogni livello presenta degli oviettivi da distruggere per ottenere il successo, e soprattutto sin dall’inizio si può scegliere liberamente quale livello affrontare tra gli oltre 160 (!) disponibili. Qualcuno potrà lamentare l’assenza di uno Story Mode, che di fatto rende il titolo privo di una vera e propria struttura. Ma, come vedremo, la qualità di Bangai-O Spirits è tale da far passare in secondo piano tale aspetto.
 
Bangai-O Spirits
Di struttura di gioco, se vogliamo, si può parlare con riferimento alla suddivisione dei livelli. Abbiamo dei Tutorial Stage, in cui imparare a familiarizzare col sistema di controllo, e soprattutto con la gestione degli attacchi (cannone e mazza da baseball) a nostra disposizione; inoltre, al di là dei livelli “veri e propri” vi sono dei Puzzle Level in cui affrontare labirinti e altri grattacapi assortiti; ma se questi livelli richiedono senza dubbio l’uso del cervello, anche il resto del gioco si discosta apertamente dai cliché del genere, richiedendo al giocatore, spesso e volentieri, di spremere le meningi più che il joypad.
 
La componente tattica, in Bangai-O Spirits, è infatti di assoluto rilievo. Non si tratta di avanzare sparando all’impazzata né di evitare, con riflessi felini, i proiettili nemici; ci vuole strategia, pazienza e tanta attenzione alle caratteristiche dei nemici. E quando l’intelligenza non basta, data anche la difficoltà inumana del titolo, non resta che rischiare, provando ad eseguire un EX-Attack. Gli attacchi EX sono tanto più potenti quanto più siamo in pericolo; se decidiamo di lanciare uno nel momento in cui uno sciame di proiettili ha quasi crivellato il nostro povero Bangai, otterremo un effetto devastante,con centinaia di missili “obesi” che sprigionano dal cannone per annientare qualsiasi cosa si muova su schermo.
 
Bangai-O Spirits
Bangai-O Spirits, oltre a tutto questo, ha ancora un’arma segreta per stupire l’ignaro giocatore: l’editor dei livelli. Se la moltitudine di stage a disposizione non dovesse essere abbastanza, potremo creare da zero, con la semplicità del touch-screen, il nostro livello ideale, scegliendo liberamente nemici, oggetti, e persino l’immagine di sfondo.
Ma c’è di più. Se nella modalità principale ci dovessimo imbattere in un passaggio che non siamo in grado di superare, potremo aprire l’editor e “far sparire” i nemici o attribuirci liberamente vite infinite o potere EX. Geniale, un vero toccasana contro la ripetitività che potrebbe scoraggiare i neofiti, anche se in questo caso il gioco non salverà il punteggio ottenuto alla fine del livello.
 
Bottom line: Bangai-O Spirits è una piccola gemma, l’ennesima del parco titoli del DS. Divertente, coloratissimo, stimolante, il gioco Treasure conferma le immense capacità di questo team di sviluppo, che ci ha regalato alcuni tra i titoli più meritevoli dell’ultimo ventennio. Un acquisto non solo consigliato, bensì obbligato per tutti, nonché, da solo, motivo più che sufficiente per acquistare la piccola console Nintendo.
 
VOTO: 9,5

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