Proprio in questi giorni il Commodore 64 compie 30 anni dalla sua presentazione ufficiale. Era infatti il 1982 quando al CES di Las Vegas veniva presentato quello che viene considerato uno dei computer di maggior successo della storia della tecnologia. A questo grande successo, dovuto sicuramente all’ottimo rapporto qualità prezzo, hanno contribuito anche i videogiochi, che hanno avuto un incremento sicuramente notevole, che deriva anche dal fatto che il Commodore 64 è stato presentato come un computer dedicato alle masse e non ad una classe di persone.
Videogiochi e Commodore 64: un binomio vincente

Il Commodore 64 si è diffuso rapidamente tra gli appassionati di tecnologia e costituiva un ottimo strumento per la programmazione di software. Proprio in questo periodo, grazie ad un computer venduto a 595 dollari e con 64KB di RAM, abbiamo potuto assistere ad un aumento dei programmi e dei videogames disponibili.
Non si trattava certamente di videogiochi equiparabili alle caratteristiche odierne, anche perché con un processore MOS 6510 a b bit e con 0.9875 MHz di frequenza si poteva fare ben poco, ma il chip video a 16 colori, la risoluzione di 320×200 e il SID 6581 riuscivano a rendere il Commodore una macchina potente, un oggetto tecnologico dedicato ai consumatori, che poteva essere acquistato facilmente nei negozi.
Anche se la produzione dei Commodore 64 è cessata agli inizi degli anni ’90, il computer è riuscito in un decennio a diventare un alleato importante per i giocatori, che hanno potuto beneficiare di molti giochi arcade, dei veri e propri capolavori del videogioco, che hanno aperto la strada alle esperienze videoludiche attuali.

Gli utenti potevano divertirsi a provare giochi come 1942, un interessante sparatutto a scorrimento verticale che ha aperto la strada ad una serie dedicata alla seconda guerra mondiale arrivata addirittura fino al recente 2008. Come dimenticare poi Arkanoid? Il celebre videogioco di Taito uscito nel 1986 con l’obiettivo di distruggere i mattoncini colorati è riuscito a conquistare molti utenti con un gameplay semplice e con un livello di difficoltà molto variegato.
Il successo dei giochi dal 1982 ad oggi

Come potete vedere, si tratta di videogames che tutti conosciamo, anche se non abbiamo mai avuto davanti un Commodore 64. Questo perché si è trattato di prodotti videoludici che per la loro semplicità e forse anche per la mancanza di effetti speciali sono riusciti a coinvolgere e a farci trascorrere molto tempo davanti al computer, fino ad oggi.
Basta pensare che la celebre saga Street Fighter è nata nell’agosto del 1987 e che ancora oggi molti sviluppatori creano videogiochi di questo tipo o emulano il funzionamento di questi titoli sui computer moderni.
Foto di david_s_carter, xcaballe e godzillante|photochopper





