Meta ha approvato la nuova legge. Da ora in poi non si potrà più fare, né su Facebook né su Instagram: ecco cosa cambia.
L’annuncio di Meta è arrivato in risposta alle novità introdotte dal nuovo regolamento europeo. L’azienda con sede a Menlo Park ha già espresso la sua contrarietà in merito – affermando che le misure rischiano di compromettere l’esperienza degli utenti -, ma non ha potuto fare a meno di adeguarsi alla normativa UE. Cosa cambierà da ora in poi?

L’Unione Europea ha preso la sua decisione, con l’approvazione di un regolamento destinato a portare cambiamenti importanti nell’universo Meta. Secondo la società di Mark Zuckerberg, le regole dell’UE determineranno “un livello di complessità e incertezza legale insostenibile” per le piattaforme digitali, imponendo nuove restrizioni nel mondo dei social network.
L’esperienza degli utenti su Instagram, Facebook, Threads e WhatsApp non sarà più la stessa. L’obiettivo della misura è offrire una maggiore tutela agli utenti e garantire trasparenza. L’Unione Europea è determinata ad impedire che scandali come Cambridge Analytica possano ripetersi, contrastando lo sfruttamento dei dati sensibili degli user e la manipolazione delle informazioni.
Non si potrà più fare su Instagram e Facebook: Meta si adegua alle regole UE
Meta vieterà la pubblicazione di inserzioni pubblicitarie riguardanti tematiche politiche, elettorali e sociali. Lo ha annunciato la stessa azienda, nel rispetto della normativa UE. Lo scorso anno, infatti, è stato adottato il regolamento sulla Trasparenza e il targeting della pubblicità politica (Ttpa), che obbliga le piattaforme digitali a segnalare i contenuti pubblicitari di natura politica, con un’etichetta che indica chi ha finanziato l’inserzione, come è stata mostrata e a chi è indirizzata.

La normativa prevede anche il divieto di utilizzare i dati sensibili degli utenti (origine etnica, orientamento sessuale o religione) e dei minori per fini di profilazione pubblicitaria. Sarà necessario il consenso esplicito e separato degli user. La normativa entrerà in vigore a partire dal 10 ottobre 2025 e, nonostante il cambiamento di rotta, Meta ha spiegato che la novità non impedirà a cittadini e candidati “di pubblicare contenuti e discutere di temi politici”.
Secondo l’azienda gli annunci elettorali costituiscono uno strumento fondamentale “per collegare i cittadini alle informazioni sui propri rappresentanti” e per “permettere ai candidati di raggiungere gli elettori in modo efficace”. È per questo motivo che si è dimostrata critica nei confronti del regolamento UE: con la sua approvazione, il rischio è che gli annunci mostrati agli utenti siano meno pertinenti coi loro interessi e che vengano limitate le possibilità per gli inserzionisti di raggiungere il proprio pubblico.





