L’action RPG prodotto dalla software house polacca è finalmente giunto anche su Mac, ma come gira? L’analisi della nuova versione vi lascerà stupiti.
Cyberpunk 2077 è giunto sul mercato nel dicembre del 2020 con problematiche evidenti di stabilità tecnica che hanno minato l’esperienza di chi da anni aspettava la sua uscita e si aspettava di poter mettere le mani su un nuovo capolavoro del genere RPG. Per permettere al gioco di raggiungere la sua versione finale, CD Projeck Red ha lavorato alacremente, correggendo migliaia e migliaia di bug per anni, finché nel 2023, in concomitanza con l’uscita dell’espansione Phantom Liberty, il gioco non ha assunto l’aspetto e la sostanza di ciò che la software house aveva promesso in fase di marketing.
Nel mese di giugno Cyberpunk è giunto anche su Switch 2 con una versione perfettamente ottimizzata che nulla ha da invidiare alle versioni delle più performanti console sul mercato (PS5 e Xbox Series X|S) e PC. Nei giorni scorsi è giunta anche la versione Mac, pensata per i modelli più evoluti dei computer Apple e dunque per quelli che montano il chipset M4, sia in versione base che in quella Pro Max, ma il titolo può girare anche sugli altri processori M che hanno a disposizione una Ram di almeno 16 Giga. Ovviamente tra una versione e l’altra ci sono delle differenze di prestazione.
Non di rado le conversioni dei videogame pensati inizialmente per PC Windows hanno delle problematiche su Mac, motivo per cui c’era grande curiosità di capire in che modo CD Project Red avrebbe lavorato per ottimizzare il proprio titolo di punta. A maggior ragione perché in fase di lancio, sia su PC che sulle console di nuova e vecchia generazione, il gioco aveva problematiche di vario tipo. Sorprendentemente il risultato è stato migliore di quanto si potesse pensare.
Come gira Cyberpunk 2077 su PC Mac: i risultati sono sorprendenti
Inutile dire che i risultati migliori si registrano sulla versione Mac che monta il processore M4 Pro Max che possiede 40 core e una memoria da 128 GB LPDDR5X a 546 GB/s, ottimi anche i risultato con il Mac 3 Ultra che può sfruttare la potenza di 80 core e ha una memoria da 512 GB LPDDR5X a 819 GB/s. Oltre alla potenza del processore e agli shader avanzati garantiti da sistema operativo MacOS26, Apple promette alta risoluzione e supporto al ray-tracing grazie al MetalFX.
Gli sviluppatori hanno inoltre utilizzato una interessante soluzione di game design, facendo generare un burn di shader in fase di caricamento così da evitare troppi caricamenti in tempo reale che avrebbero causato stuttering e rallentamenti durante le sessioni di gioco. Con il MacBook Pro 4 Max il gioco gira a risoluzione 1440p e 60 Fps. Nelle zone al chiuso e in quelle più vuote non ci sono problemi, ma a modalità qualità quando si gira nel mondo aperto o nelle fasi più concitate del gameplay ci sono dei bruschi cali fino a 50 Fps che rovinano l’esperienza di gioco.
Decisamente meglio in modalità prestazioni, dove la risoluzione grafica è leggermente inferiore (raggiunge i 4K solo grazie all’upscaler gestito da MetalFX) ma mantiene più stabile il frame rate. Anche in questa modalità capitano dei cali di framerate durante l’esplorazione del mondo aperto, ma nulla che possa inficiare l’esperienza di gioco. Le cose migliorano ulteriormente se si scende di risoluzione, optando per i 2K o addirittura per il FullHD. Generalmente è quindi consigliato e l’esperienza di gioco può essere soddisfacente, assolutamente indicato per chi possiede dei sistemi che sfruttano solamente sistemi operativi Apple, anche se la versione PC e anche quelle per le console di ultima generazione rimangono preferibili.
