C’è chi va oltre la semplice esperienza videoludica, spingendosi oltre le proprie capacità cercando il “competitivo” nel mondo del gaming e su Battlefield 6.
Poi ci sono i “cheater”, che risultano essere sempre alla ricerca di quelli che risultano dei vantaggi sleali.

Su Battlefield 6 si tenterà di tenere alta la guardia, con i server che andrebbero in down proprio per “combattere” gli utenti sleali, che saranno inseriti in quella che è una vera e propria blacklist. Ma cosa rischiano davvero i cheater? Attraverso un sistema anti-cheat, durante la beta aperta di Battlefield 6, la presenza degli stessi rischi si è già fatta sentire: sarebbero stati bloccati già oltre 300mila tentativi di cheat.
Sistema anti-cheat: così verranno bannati i cheater su Battlefield 6
Con un sistema anti-cheat, aggressivo ed efficace, all’interno della beta aperta di Battlefield 6 sarebbero già stati fatti importanti progressi in tal senso.
Bloccati e segnalati oltre 300mila tentativi di cheating e questi, sono numeri mai visti prima. Numeri che su Battlefield 6 sono stati trovati grazie al sistema progettato per rilevare ogni forma di imbroglio, dalla modifica del software di gioco fino all’uso di dispositivi hardware esterni.
Non è un caso, infatti, che molti importanti provider di cheat abbiano iniziato a sconsigliare ai propri utenti di continuare a utilizzare i loro strumenti su Battlefield 6. Con il nuovo sistema di rilevamento, molto avanzato, risulta quasi impossibile aggirarlo senza essere individuati.
Cosa rischiano i cheater su Battlefield 6?
Su Battlefield 6, ma in generale, i cheater rischiano grosso. Su questo titolo, nella fattispecie, i ban non saranno temporanei. Per alcuni giochi succede di essere sospesi solo per un periodo, al contrario di questo, dove le sospensioni risultano permanenti. E i ban permanenti comportano la sospensione immediata e definitiva dell’account in questione, l’impossibilità di accedere nuovamente ai server ufficiali, oltre alla perdita di skin e contenuti acquistati o sbloccati. Chi finisce nella blacklist, insomma, è tagliato completamente fuori.

Per la “gioia” della community onesta di Battlefield 6 che, con entusiasmo, accoglie quelle che sono le novità in tal senso che vanno ad evitare la frustrazione di incontrare una quantità enorme di cheater che rovinano l’animo e l’esperienza videoludica a milioni di giocatori. Un’esperienza che gli stessi amanti del sesto capitolo di uno dei titoli più importanti del mondo videoludico si stanno godendo sin dall’uscita dello scorso 10 ottobre.





