XBox 360: ecco i difetti che hanno sterminato milioni di console

Dead XBox360
Dean Takahashi, uno dei più rispettati giornalisti del settore tecnologia dei media americani, ha trascorso diverso tempo raccogliendo informazioni inerenti il progressivo aggravamento delle problematiche che portavano alla “morte” di milioni di Xbox 360.
Questa è una delle più grandi inchieste che siano mai state portate a compimento nella storia della tecnologia. Stando al suo articolo, Microsoft ha volutamente ignorato i problemi profondi e sistemateci che si manifestavano nella produzione di consoles provenienti sia dai produttori di chip—inizialmente, solo 16 di ogni 100 processori sviluppati da IBM funzionavano— alle linee di produzione, ove subito prima del lancio di queste macchine, un’incredibile percentuale del 68% delle console prodotte erano macchine decrepite.
 
Di seguito riporto un paio di estratti che fanno seriamente cascare la mascella: la maggior parte dei problemi che portavano all’”anello rosso della morte”, si erano manifestati prima del lancio della console: in una nota interna del 30 agosto 2005 venivano sottolineate diverse problematiche tra le quali:

  • Surriscaldamento scheda grafica
  • Arresti per alta temperatura
  • Problemi di estetica per l’hard disk drive e la parte frontale della console
  • Underperforming delle schede grafiche della Infineon (ora Qimonda)
  • Problemi con il lettore dvd
  • Altre problematiche minori
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Le macchine di test non avevano infatti subito un debugging adeguato, legato al fatto che i costi di sviluppo erano stati tagliati di 2milioni di dollari rispetto ai 25 iniziali, due milioni che Microsoft avrebbe dovuto pagare a Cimtek, società esperta di debugging, con il risultato che le macchine di test “controllate” erano 500, non 1500 come avrebbero dovuto essere.
 
Una fonte interna al settore “macchine” della grande “M” rivela al giornalista infatti che “c’erano talmente tanti problemi che non si sapeva cosa li generasse; troppi problemi e troppo poco tempo, due cose che non combaciavano decisamente”.
Gli “shortages” (mancanza di scorte) al lancio della Xbox erano infatti risultato dei bassi limiti che le macchine avevano ai controlli prevendita: “ C’erano oltre 500.000 consoles non funzionanti bloccate nei magazzini, perché alla fine della catena di montaggio non risultavano funzionanti oppure perché venivano inviate per la sostituzione da parte di chi le aveva comprate. Durante i primi mesi la percentuale di console sane cresceva, ma troppo lentamente rispetto alla richiesta di mercato. Microsoft, nelle proprie dichiarazioni affermava che il tasso di sostituzione era allineato con quello di ogni normale elettrodomestico”.
 
Il tasso di console difettate all’inizio dell’estate 2006 era di circa il 50%, con un miglioramento progressivo che li ha portati “solo” ad avere circa il 15% di console non funzionanti allo stato attuale. La revisione “Falcon” e la nuova board Jesper hanno risolto la maggior parte dei problemi permettendo l’attuale taglio dei costi previsto anche in funzione dell’introduzione di nuovi formati di memoria sul mercato. In ogni caso, se siete possessori di una XBox 360, l’articolo di Takahashi merita di essere letto, per sapere, se siete in quel 15%, quale tra le tante potrebbe essere la causa di crash della vostra console.

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