Final Fantasy XIII-2, vendite deludenti: lacrime di coccodrillo per Square Enix

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Lacrime di coccodrillo, avete letto bene: Square Enix sapeva che Final Fantasy XIII-2 avrebbe pagato il prezzo dei malumori legati alla vecchia avventura dei l’Cie, eppure ha voluto continuare per la sua strada, sicura, forse, della potenza del marchio. Ha fatto bene a scommettere sul progetto, meglio vivere di rimpianti che di rimorsi, lo sapete, ma visto che le 500mila copie vendute nella prima settimana rappresentano un terzo di quelle del prequel, qualcosa che non va c’è senz’altro: stando agli screenshot e ai video pubblicati finora, noi continuiamo a sostentere il titolo (personaggini a parte), ma è palese che il problema sia ormai un altro; a nostro avviso, infatti, i fan hanno perso fiducia nei confronti della software house: prima, un Final Fantasy sarebbe stato acquistato a occhi chiusi; oggi, invece, chi è disposto a farlo ancora? Noi, sì, e anche molti altri; state certi, però, che siamo molti di meno rispetto ai tempi della mitica indimenticabile e insostituibile Squaresoft.

I dati sulle vendite sono stati diffusi da Media Create, che ha sottolineato come le 500mila copie siano sì soddisfacenti in senso assoluto, ma altresì insoddisfacenti in senso relativo. Rispetto alle aspettative, infatti, e cioè rispetto alle copie distribuite, quelle acquistate dai gamer sono pari al 62.06%.  
 

Si vuole attribuire la colpa del calo alle giocatrici, non interessate – secondo le ultime indagini – all’avventura di Serah e Noel. Per noi, lo ripetiamo, il problema è di portata più ampia. Speriamo che Square intervenga prima che sia davvero troppo tardi.  
 

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