A fronte del recente lancio della
PSP 3000,
Sony coglie l’occasione per smentire ufficialmente le voci sull’esistenza di un vero e proprio successore per la propria console portatile.
La
PSP 3000, di cui abbiamo parlato tempo fa, è infatti un semplice
restyling della console già in vendita, e fa di uno schermo più luminoso e performante il proprio punto di forza rispetto al precedente modello. Sia ben chiaro, non siamo di fronte ad innovazioni trascendentali, anche vista la differenza di prezzo di appena 30 euro (199 contro i 169 della
Slim & Lite), ma comunque si tratta di un
upgrade tutt’altro che meramente cosmetico.
A smentire le voci su una fantomatica prossima
PSP 2 arrivano le dichiarazioni di
David Reeves,
CEO di
Sony Computer Entertainment Europe, che smentiscono ufficialmente un qualsiasi impegno nella realizzazione di una nuova piattaforma hardware portatile in quel di Tokyo. Reeves ha inoltre voluto sottolineare come la base installata di
PSP sia sostanzialmente pari a quella
PS2 dopo un ugual numero di anni dal lancio, anche se bisogna riconoscere che il prezzo della
PSP è sempre stato considerevolmente più basso in proporzione.
Infine, Reeves ha dimostrato grande onestà nell’ammettere che il vero punto debole della
PSP non sia tanto l’hardware (notevole per una console portatile) quanto la softeca, povera di titoli veramente originali. Purtroppo l’
handheld di casa
Sony viene, allo stato attuale, puntualmente snobbato dagli sviluppatori (anche dalla stessa
Sony, basta vedere quanto accaduto con
Gran Turismo Portable, il cui sviluppo è stato bloccato fino all’uscita di
GT5 su
PS3), che convogliano su console più potenti i progetti più dispendiosi e su console più innovative (leggi:
Nintendo DS) quelli più originali (nonché tecnicamente meno onerosi).