Dopo trent’anni nessuno si sarebbe mai aspettato una mossa del genere, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nelle ultime ore.
Un vero e proprio terremoto quello che si è scatenato nell’industria videoludica in questi giorni. Una decisione clamorosa da parte di Sony, che ha lasciato di stucco videogiocatori ed esperti del settore. Non è ben chiaro quali siano stati i motivi che hanno portato a una scelta del genere.
È notizia fresca l’annuncio delle dimissioni del presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, Jim Ryan, che ha deciso di fare un passo indietro e non guidare più gli affari della casa nipponica. La comunicazione ufficiale è arrivata mercoledì, ad anticipare la nota di Sony ci ha pensato il reporter di Bloomberg Jason Schreier che aveva già lanciato lo scoop.
Da sempre uno dei pilastri dell’azienda, era al timone dal 2019, quando ha lasciato il reparto PlayStation per rimpiazzare l’ex presidente John Kodera. Quest’ultimo era diventato a sua volta vice presidente prima di uscire definitivamente di scena nel 2021. Ryan ha iniziato la sua avventura con Sony nel 1994, quando decise di unirsi a Sony Computer Entertainment Europe, il ‘distaccamento’ europeo.
Farà le valigie dopo 30 anni alla Sony, figura cardine del mondo PlayStation, Jim Ryan, l’attuale CEO e presidente dell’azienda. Le dimissioni saranno effettive a partire da marzo 2024, si legge nella nota ufficiale resa pubblica mercoledì. Una soffiata era arrivata poco prima nella redazione di Bloomberg, col giornalista Jason Schreier che ha battuto tutti sul tempo mandando ‘in stampa’ la notizia bomba.
Dal primo di aprile in poi sarà Hiroki Totoki a guidare Sony Interactive Entertainment nel ruolo di CEO ad interim, al momento è presidente e direttore operativo della Sony Group Corporation. Non sono state ancora chiarite le motivazioni che hanno portato alla rottura, nonostante Ryan abbia sottolineato come negli ultimi tempi non sia riuscito a trovare il giusto equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata.
Fare la spola tra la sua casa nel Regno Unito e la sede di lavoro negli Stati Uniti avrebbe giocato un ruolo importante nella sua decisione di lasciare. Queste sono state le sue parole: “Sono onorato di aver avuto l’opportunità di guidare una società che con i suoi prodotti interessa milioni di vite. Dai giochi premiati ai traguardi tecnologici raggiunti con Playstation 5, sono immensamente orgoglioso dei risultati ottenuti e ottimista per il futuro della Sony Interactive Entertainment”.
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