“Ci sono molti e differenti criteri di classificazione, basati sull’età dell’utente, vigenti nel mondo. Noi stiamo cercando di prendere una decisione responsabile. Vogliamo essere sicuri che gli utenti conoscano che genere di contenuti acquistano e che ci sia un certo livello di protezione”
Nella sostanza ogni DSi conterrà al suo interno un sistema di “parental control” realizzato secondo il sistema di classificazione del territorio su cui verrà commercializzato la console.
Il chiarimento di Yarnton fa tirare un parziale sospiro di sollievo agli utenti, abituati a console portatili Nintendo che, sin dai tempi del Game Boy davano piena libertà di scelta agli utenti. Mamma Nintendo anche stavolta non si smentisce.
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