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Hai in casa un vecchio Commodore o Amiga? Non buttarlo! Ecco quanto vale

Sono arrivati sul mercato oltre quarant’anni fa, si tratta delle console più iconiche di sempre. Il loro valore aumenterà nei prossimi anni.

Il Commodore 64 è stata una delle primissime console da gioco, l’antenato delle PlayStation e delle Xbox. Più di qualcuno, magari sistemando la soffitta, ci si sarà sicuramente imbattuto considerando che in un decennio ne furono vendute tra le 12 e le 17 milioni di unità. Oggi come oggetto da collezione possiede ancora un valore, non vi azzardate a buttarlo nel cestino!

Sia il Commodore che l’Amiga sono state tra i computer per videogiochi più venduti negli anni ’80 – games4all.it (fonte foto ANSA)

Presentato nel lontano gennaio del 1982 al Consumer Electronics Show, ora noto come CES, è stato messo in commercio solamente ad agosto di quell’anno negli Stati Uniti. Il clamoroso successo costrinse l’azienda a esportarlo in Europa l’anno dopo.

Tante le versioni che si sono succedute negli anni, come il Commodore MAX per il mercato giapponese, il Commodore 64C e lo sfortunato Commodore 64 GS – che era privo di tastiera. Fu addirittura progettato un prototipo del Commodore 65 che però non vide mai la luce. In parallelo, venne sviluppata anche la serie Amiga, con il modello 500 che in Italia venne commercializzato a partire dal 1987.

Perché Commodore 64 e Amiga 500 spopolarono e quanto valgono oggi

Fu la Commodore Business Machines a produrre il Commodore 64, presentato dal CEO Jack Tramiel come una versione economica del VIC-20 – che era stato messo in commercio nel 1980. Diversi fattori hanno contribuito al suo successo planetario, rendendolo uno dei computer più venduti della storia. In Italia arrivò a marzo del 1983, un anno dopo rispetto agli Stati Uniti, al costo di 973.500 lire.

Il famoso Biscottone, si presentava così il Commodore 64 nel 1982, anno della sua commercializzazione – games4all.it (fonte foto ANSA)

Inizialmente il prezzo del cartellino si aggirava attorno ai 600 dollari per poi diminuire nei mesi successivi all’uscita. Il suo punto forte fu soprattutto la mastodontica libreria di giochi, ne venivano messi a disposizione di nuovi in continuazione. In totale, a oggi, esistono circa 10mila titoli. Stesso discorso vale per l’Amiga 500, altro prodotto di punta dell’azienda americana – che invece venne sfornato alla fine degli anni ’80.

Per chi si stesse chiedendo se valgano ancora qualcosa, la risposta è . Nel senso che dipende dalle condizioni degli esemplari in vostro possesso. Su Ebay se ne possono trovare in vendita sia a 50 che a 300 dollari a seconda della presenza della scatola, degli accessori e dell’assenza di modifiche. I giochi invece sono la vera rarità, i pezzi da collezione, e possono raggiungere cifre da capogiro: a seconda dello stato delle cartucce si va da 1 a 1000 dollari per i grandi classici!

Leonardo Pasquali

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