SNK Playmore ha approfittato del Tokyo Amusement Machine Show 2008 per mostrare la sua ultima fatica nel campo dei picchiaduro a incontri: stiamo ovviamente parlando dell’attesissimo The King of Fighters XII.
Il titolo giunge dopo due lunghi anni di silenzio dal
prequel, criticato per la scarsa carica innovativa soprattutto nel comparto grafico, ancorato ad un bidimensionale poco ispirato; chi conosce
SNK sa che la softco nipponica è maestra nel campo 2D ma ad oggi, per appagare i videogiocatori senza fare ricorso ai poligoni è assolutamente necessario un motore grafico impeccabile nelle animazioni degli
sprite così come nella cura di scenari ed effetti visivi.
I programmatori
SNK hanno in effetti svolto un lavoro eccezionale, con sprite enormi animati in modo veramente impressionante, da far impallidire le varie saghe di
Guilty Gear e
Street Fighter: con circa 500
frame di animazione per ciascun personaggio,
The King of Fighters XII è la dimostrazione più evidente di come il bidimensionale sia tutt’altro che defunto. Sembra davvero di guardare un
anime, tra colori vividissimi e disegni di qualità impeccabile. Davvero un ottimo risultato, ottenuto senza ricorrere all’ormai stra-abusato
cel-shading.
Molto bene anche gli scenari, anch’essi ridisegnati a mano e renderizzati in alta risoluzione con un buon numero di animazioni di contorno. Ottimi gli effetti con giochi di luci-ombre davvero fenomenali; gli effetti delle mosse speciali sono animati in perfetto accordo con i personaggi.
Il roster di
The King of Fighters XII annovererà 20 lottatori, un numero abbastanza esiguo rispetto alle recenti apparizioni (soprattutto rispetto a
The King of Fighters ’98 Ultimate Match), spiegabile con la grande cura nella resa dei eprsonaggi che ha di fatto impedito a disegnatori e programmatori di ampliare la rosa dei combattenti nei tempi di sviluppo imposti. Ad ogni modo, non mancheranno i protagonisti di sempre col loro consueto bagaglio di mosse devastanti, insieme ad alcune gradite
new entry.
The King of Fighters XII debutterà nelle sale giochi giapponesi nella primavera 2009, c’è da chiedersi se
SNK Playmore avrà le risorse necessarie per una conversione occidentale, almeno sul versante console.