L’attacco informatico ai servizi di Sega riapre il dibattito sul comportamento degli hacker, le loro responsabilità e la legislazione in merito. Se la polizia spagnola ha messo dentro alcuni responsabili dell’attacco a PlayStation Network, nulla si sa ancora sulla sorte che spetterà a coloro che hanno causato la sospensione temporanea dei servizi offerti da Sega Pass. L’entità dei danni è notevole, ha dichiarato di recente la compagnia. Per fortuna – in realtà, questo lo aveva già precisato all’indomani dell’accaduto – non erano immagazzinati dati relativi a pagamenti e informazioni “più sensibili” di quelle finite in mano ai pirati del web. Le rassicurazioni, insomma, non sono mancate. I danni, neppure.
La compagnia, infatti, ha dichiarato che si sta dando da fare per capire come migliorare i suoi servizi e, soprattutto, salvaguardare il rapporto con i fan. I dati sottratti, infatti, sono pari a un milione e 290mila! Non sappiamo quali saranno le misure che intende adottare, ma speriamo che riesca a dare il megio. Vi terremo aggiornati, non dimenticatelo!
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