Alla presentazione durante il
Media Summit sembrava che il
Nintendo DSi fosse l’apparecchio handheld che avrebbe istantaneamente ucciso definitivamente il mercato, anche grazie ai
DLC disponibili.
Le notizie che però
Nintendo ha iniziato a far trapelare in questi giorni, a seguito della presentazione, non sono particolarmente confortanti: in primo luogo la console – che, ricordiamo, è dotata di una fotocamera da 3 megapixel, un lettore audio ed una slot per schede SD – sarà “
region-locked“, escludendo quindi a priori ogni possibilità (tranne per i pochi che conoscono il giapponese) di poter acquistare già dal primo novembre la console sul mercato di importazione parallela.
Il problema della limitazione geografica non è però l’unico che si scopre in questi giorni: pare infatti che i contenuti downloadabili, acquistabili tramite il canale – simil
Wii Shop – preposto da
Nintendo per la vendita di contenuti online, saranno dotati di qualche sorta di
DRM, che si occuperà di vincolare il contenuto scaricato alla singola console (oppure, prendendo ispirazione da
iTunes, al singolo account, il che sarebbe già più accettabile).
A completare la serie di cattive notizie, arriva un’altra smentita da casa
Nintendo: sebbene i
Wii Points (i punti necessari per acquistare i diversi contenuti sul Canale Wii Shop) siano stati recentemente rinominati
Nintendo Points – lasciando quindi presumere che, una volta acquistati, essi potessero essere utilizzati sia per la
Wii che per il
DSi – qualora questi venissero acquistati per la Wii, non potrebbero essere utilizzati per acquistare contenuti per DSi e viceversa.
Se le altre due limitazioni potevano risultare antipatiche, ma formalmente corrette, l’ultima lascia decisamente perplessi, in quanto lascia abbastanza increduli che una società capace di creare un sistema complesso come quello dei
Codici Amico non riesca a creare un sistema di gestione di un singolo account su più di una console, stando ovviamente alle loro affermazioni di puro ed esclusivo impedimento di tipo tecnico, escludendo quindi ogni forma di intento ulteriormente lucrativo.