Mushroom Men è uno di quei classici titoli che spesso non vengono particolarmente pubblicizzati, principalmente per il target di hardcore gamers verso i quali è rivolto.
Il primo cenno di notorietà è dovuto al compositore della colonna sonora del gioco,
Les Claypool, storico leader dei
Primus.
Il gioco, con una solida struttura di
platforming ed exploration si basa sulle disavventure di
Pax, un piccolo fungo che deve destreggiarsi in ambienti di dimensioni gigantesche; vi saranno alcuni schemi ove il percorso sarà lineare, in altre invece ci saranno delle aree strutturate a sandbox.
Pax può inoltre utilizzare la sua capacità di far
lievitare oggetti, per poter sbloccare percorsi intralciati, oppure utilizzare una specie di uncino per poter raggiungere alte quote. Più avanti si va nel gioco, maggiori sono le abilità che il protagonista avrà a disposizione.
Un particolare che il produttore Clarendon ha sottolineato, durante la presentazione del gioco, è stato l’uso della
sinestesia, ovvero il collegamento tra elementi visuali e musica: ad esempio l’acqua che cade agirà in sincronia con il rumore di tamburi in sottofondo.
Il gioco presenta un solo problema comune a
tanti titoli per Wii che si occupano di combattimenti: i movimenti non sono precisi, di conseguenza, appena ci si lascia prendere da un minimo di enfasi per il gioco, l’accuratezza d’azione diminuisce.
Una nota a favore del gioco viene invece dalla sua longevità: il gioco, portato a compimento da mani esperte, richiede per lo meno 15 ore di gioco attivo, una percentuale di tempo che è ormai raro per giochi proposti da
Nintendo.
Il gioco è sicuramente originale, merita, al mio giudizio, maggiore attenzione.