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Call of Duty, Halo e Medal of Honor aiutano i terroristi di Al Quaeda

 
 

Non sappiamo se siano vere o meno, ma le notizie del The Sun su Call of Duty, Medal of Honor e Halo hanno dell’incredibile: secondo il noto quotidiano inglese, i terroristi di Al Quaeda e gli alleati di Osama Bin Laden starebbero sfruttando questi giochi non solo per mettersi d’accordo e organizzare attentati, ma anche per addestrarsi e imparare a guerrigliare. Se non fosse che il terrorismo è un problema serio, verrebbe da farsi qualche risata – sembra assurdo, infatti, che questioni così delicate vengano discusse in un mondo poco sicuro come quello dei videogame, per quanto i controlli siano molto meno ferrei rispetto a quelli della realtà -; il punto è che The Sun è proprio convinto di non averla sparata grossa, supportato com’è anche dai messaggi di fonti attendibili che, se non hanno inventato tutto, hanno fatto bene a voler mantenere l’anonimato.

I terroristi islamici – scrive The Sun – conoscono le nuove tecnologie e parlano dei loro piani mortali grazie a PlayStation e Xbox. I giocatori possono riunirsi in gruppo – così proseguono gli autori dell’esclusiva, David Willet e Tom Wells – per giocare l’uno contro l’altro e chattare in privato. Una volta iscritti, usando una password, gli associati indossano le cuffie Bluetooth e parlano con sicurezza tra loro, nello stesso sito‘.

 
 

Tutto ciò avviene, secondo il noto quotidiano inglese, non soltanto nel mondo di Call of Duty, ma anche in molti altri titoli che propongono contenuti violenti, tra sparatorie, uccisioni di massa e non solo; vale a dire Halo e Medal of Honor, due pezzi forte dei generi azione e sparatutto. 
 

Ma non è finita qui. Come vi dicevamo, The Sun ha anche pubblicato i messaggi delle fantomatiche fonti; di coloro che, cioè, avrebbero assistito, chissà come, a uno strano scambio di messaggi. Di cosa stiamo parlando? Ve lo diciamo subito:  
 

Una realtà terrificante. Queste persone non perdono tempo per cercare un metodo sicuro per chattare. Loro sono iscritti a gruppi di giochi su internet e discutono dei loro terribili piani. La sicurezza lo sa e per tutte quelle persone che amano questi giochi sarà uno shock grandissimo‘. 
 

I responsabili di Call of Duty, Halo e Medal of Honor non hanno ancora risposto a queste accuse, anche perché si parla di addestramenti assurdi che questi presunti terroristi farebbero per migliorare le loro tecniche di battaglia – di roba allucinante, alla quale, insomma, sarebbe meglio non dare peso -; ben presto, comunque, qualcuno si esporrà. Sarà vero quanto è stato scritto?  
 

Qui, il link alla fonte.

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