Videogiochi utili per i bambini, secondo l’Unione Europea

La rinomata agenzia Reuters ha divulgato un’interessante notizia, in controtendenza con le tematiche disfattistiche di questi ultimi tempi. Secondo uno studio dell’Unione Europea, infatti, i videogiochi possono essere utili anche per… i bambini!

Ebbene sì: dopo studi “attendibili” in merito, l’Unione Europea (che evidentemente avrà fatto bene i propri calcoli e studi in materia) afferma l’esatto contrario, smentendo così una tematica discutibile.
 
Lo studio è stato condotto da una Commissione del Parlamento Europeo su Mercato Interno e Protezione Consumatori, che ha concluso dicendo che i videogiochi “possono essere utili per i bambini, stimolandone la creatività e la cooperazione”.
 
A questo si aggiungono pure le dichiarazioni di Toine Manders, parlamentare liberale olandese che ha stilato il rapporto, che ha affermato che “I videogiochi sono nella maggior parte dei casi innocui e possono anche contribuire allo sviluppo di importanti facoltà”.
 
Questa è senza dubbio una notizia interessante per tutto il mondo dei videogiocatori, anche se ci sono due “postille” finali. Lo studio ha inoltre rilevato che non tutti i giochi sono adatti ai bambini (certamente), riconoscendo che la violenza di alcuni titoli potrebbe “stimolare” comportamenti violenti in situazioni specifiche.
 
Per questo l’Unione Europea ha pensato ad un “bottone rosso” che permetta ai genitori di controllare i contenuti ed il tempo trascorso dai più giovani con i videogiochi, anche se al momento si hanno ulteriori dettagli in merito.

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