SNK Arcade Classics Vol.1 – Recensione

[galleria id=”225″]SNK, grande software house del passato, che di recente ha attraversato momenti non felici fino alla nascita di SNK-Playmore. pubblica un’altra grande raccolta dei suoi capolavori del passato, dal titolo SNK Arcade Classics Vol.1.

Questa nuova uscita, disponibile per PS2, PSP e Nintendo Wii comprende una quantità impressionante di titoli, ben 16, conversioni arcade perfect della piattaforma da bar basata sull’hardware del defunto Neo Geo SNK. La bella notizia è che non ci sono “doppioni” bensì un episodio per ogni saga. Passiamoli brevemente in rassegna.
 
ART OF FIGHTING
Glorioso picchiaduro a incontri bidimensionale che nella generazione a 16-Bit è riuscito solo in parte a contrastare il dominio di Street Fighter di Capcom nel genere di appartenenza.
 
BASEBALL STARS 2
Uno dei primi e più divertenti giochi di baseball di sempre, seguito del capolavor per NES, nonché il primo gioco a introdurre la possibilità di creare dal nulla giocatori e squadre.
 
BURNING FIGHT
Classico picchiaduro a scorrimento in cui fronteggiare orde di nemici con l’aiuto di vari oggetti sparsi per lo scenario, incentrato sulla lotta alla malavita giapponese da parte di due coraggiosi poliziotti.
 
FATAL FURY
Il “fratello maggiore” di Art of Fighting, nato alla fine degli anni ’80 e proseguito poi in varie incarnazioni fino agli spaventosi Real Bout e Real Bout Special, ancor oggi tra i migliori picchiaduro bidimensionali di sempre.
 
THE KING OF FIGHTERS ’94
Il primo capitolo d una saga praticamente eterna, nato come spin-off di Fatal Fury e successivamente divenuto il cavallo di battaglia di SNK, nonché forse il picchiaduro più tecnico e complesso di sempre.
 
KING OF THE MONSTERS
Altro picchiaduro, questa volta con creature mostruose e gigantesche, sulla scia di miti nipponici come Godzilla, pronte a sfidarsi in scenari soggetti alla loro furia devastante, come centri abitati e autostrade.
 
LAST RESORT
Tradizionale sparatutto bidimensionale a scorrimento orizzontale, non particolarmente originale né avvincente. Uno dei titoli meno impressionanti del lotto.
 
MAGICIAN LORD
Primo titolo sviluppato da terze parti (ADK) per Neo-Geo, si tratta di un platform dal forte impatto grafico che ha trainato la console nelle sue prime fasi di vita. Ancor oggi avvincente.
 
SNK
METAL SLUG
Il primo capitolo di una delle saghe sparatutto più simpatiche e ben realizzate di sempre, un titolo unico per appeal e divertimento che tutti dovrebbero provare. Semplicemente indispensabile.
 
NEO TURF MASTERS
Simpatico gioco di golf, anche abbastanza simulativo per l’epoca, di sicuro non un capolavoro ma comunque apprezzabile.
 
SAMURAI SHODOWN
Altra saga di grande successo di SNK, un picchiaduro bidimensionale ambientato nel Giappone feudale, cui a breve sarà dedicata un’intera collection con tutti gli episodi della serie.
 
SENGOKU
Interessante beat’em up a scorrimento sullo stile di Burning Fight ma ambientato in un mondo minacciato da misteriosi samurai fantasma. Divertente.
 
SHOCK TROOPERS
Un’interessante e frenetico sparatutto che ha ispirato capolavori più recenti come Take no Prisoners e Loaded. Visuale dall’alto e libertà di movimento per un gioco che ha fatto la storia del genere.
 
SUPER SIDECKICKS 3
Il miglior episodio di una delle saghe calcistiche da bar più amate di sempre, il Virtua Striker della prima metà degli anni ’90. Un titolo eccezionale, divertentissimo e dannatamente frenetico. Ancora oggi un capolavoro assoluto.
 
TOP HUNTER
Il precursone di Metal Slug, uno sparatutto a scorrimento orizzontale “a piedi” graficamente solido e discretamente appagante.
 
WORLD HEROES
Ennesima saga di picchiaduro a incontri, meno ispirata di Fatal Fury e The King of Fighters ma comunque valida sotto il profilo della giocabilità.
 
SNK

In conclusione, data la presenza di titoli ancora attuali dopo oltre 10 anni, SNK Arcade Classics Vol.1 si impone come un acquisto obbligato, tanto per gli appassionati di lunga data, che potranno rigiocare le conversioni di alcuni dei titoli da bar più intriganti di sempre, sia per i neofiti, che magari non sanno nemmeno dell’esistenza del bidimensionale e delle magnifiche emozioni che ci ha saputo regalare fino a metà degli anni Novanta.

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