Pirateria: in Francia non basta la Hadopi

Francia legge HadopiLa pirateria è ormai, da parecchio tempo, al centro dell’attenzione, a causa di dati sull’argomento che arrivano sempre con una certa frequenza e soprattutto a causa di leggi sempre più numerose fatte in relazione alla volontà di bloccare questa tendenza dilagante. La Francia si è molto distinta nel corso dei mesi passati per la realizzazione, praticamente ad una frequenza periodica, di leggi che hanno cercato di porre termine a questa pratica fastidiosa per le aziende di produzione di diversi prodotti legati a differenti settori dell’intrattenimento digitale molto apprezzati dal pubblico.

Naturalmente il mercato dei videogiochi da sempre, assieme alla musica e all’industria cinematografica, è uno dei settori più interessati dalla pirateria. Lo confermano i dati che vengono messi spesso a disposizione dalle autorità sull’incidenza del fenomeno sui vari settori dell’intrattenimento digitale e non.
 
Recentemente aveva creato grande scalpore la cosiddetta legge Hadopi. Creata proprio in Francia con un unico obiettivo: fare in modo che, al terzo download illegale effettuato attraverso i software di file sharing la connessione alla rete dell’utente venisse bloccata.
 
Peccato però che la legge non abbia ottenuto grandi conseguenze positive per le aziende del settore. Anzi, sembra addirittura che le cose siano andate peggio. Se le possibilità di download illegale di files attraverso il peer to peer sono infatti diminuite sensibilmente, è incrementato di conseguenza il download degli stessi files attraverso il sistema dei torrent.
 
Questo sistema di condivisione infatti non è inserito nella legge Hadopi tra quelli che provocherebbero la disconnessione dopo il terzo download illegale. Per questo motivo, non essendo al momento punibile questo metodo, c’è stato un sensibile aumento della procedura di download in questione.
 
Immagine da emulemag.it.

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