Da tempo va avanti una contesa giudiziaria tra la società PcBox s.r.l. di Firenze e la Nintendo. Come è noto le due compagnie erano in urto per la causa intentata dalla seconda nei confronti dela prima, a causa della distribuzione e vendita delle famigerate sd card, come le R4. Ora è la PcBox a passare al contrattacco.
Il Tribunale, infatti, aveva dato ragione alla compagnia di Kyoto, dichiarando illegale l’attività di commercio delle famigerate card, la PcBox ha adesso risposto con una nuova iniziativa che porterà la questione innanzi all’Autorità garante della concorrenza e, addirittura, davanti alla Commissione europea.
La società fiorentina ha chiesto la verifica di un’eventuale abuso di posizione dominante della Nintendo, la quale costringerebbe ad usare solo giochi da essa prodotti.
La tesi della PcBox nasce dal presupposto che le R4 non servono solo a far girare giochi piratati, ma a permettere di usare sulle console Nintendo giochi prodotti legalmente da altre aziende.
In questo senso si è pronunziato il legale della PcBox, Avv.Sandro Guerra:
in pratica, obbliga chi acquista console Nintendo a usarle solo con giochi Nintendo.
Nell’ordinanza del tribunale di Milano si fa riferimento all’utilizzo di programmi piratati, e quindi illegali, ma il dispositivo della PcBox è stato studiato per permettere di utilizzare nelle console Nintendo videogiochi fabbricati regolarmente e legalmente da altre aziende o da altri sviluppatori. Il comportamento della Nintendo potrebbe essere paragonabile a quello del produttore di auto che inserisse nelle vetture un dispositivo che permette di alimentarle con una sola marca di benzina.
In verità, ma è solo una considerazione personale, non sembra che la Nintendo abbia mai impedito lo sviluppo di giochi ed applicazioni da parte di indipendenti, i canali WiiWare su Wii e DSiWare su DSi stanno lì proprio per raggiungere tale scopo.
In ogni caso vedremo come l’Autorità ed la Commissione europea valuteranno l’istanza mpresentata dalla PcBox.
Foto da multiplayer.it
