Nintendo: la pirateria dimezza le vendite

Sin dagli anni ottanta una componente presente, ma non certo gradita, del mondo dei videogiochi è stata la pirateria. Chi già venti anni fa bazzicava il settore sa come fosse possibile far girare sui computer dell’epoca, Commodore 64 e Commodore Amiga, videogiochi copiati e, in gergo, “piratati”, bypassando le protezioni molto blande dell’epoca. Le console, per quanto meno colpite dal problema, non ne erano esenti e con la Playstation, poi furono investite in modo rilevante. Ancora oggi, sebbene se ne parli di meno, la pirateria si nasconde tra le pieghe del settore come un cancro che è arrivato a minare le vendite in modo radicale.

A riportare una simile affermazione è la rivista giapponese The Asashi Shimbun, che ha pubblicato uno studio condotto dalla Nintendo proprio per valutare quanto influisca sulle vendite la pirateria, con successivo calcolo delle perdite che vengono prodotte dalla distribuzione e dal commercio illegittimo di materiale coperto da copyright.
 
Addirittura sembra che, per quanto riguarda il Nintendo DS, funestato dalle famigerate card, l’interferenza della pirateria nella distribuzione del software avrebbe portato ad una diminuizione su suolo europeo del 50 % delle vendite, in sostanza per ogni copia di un videogioco portata a casa da un utente legittimamente ve ne sarebbe un’altra procurata illegalmente.
 
Naturalmente la causa di un distribuzione così rilevante di materiale fuori legge sarebbe dovuta alla altrettanto ingente facilità con cui ci si può procurare una delle card tipo R4, che permette di far girare sul DS e, sfortunatamente anche sulle versioni più recenti, non solo software homebrew, cioè fatto in casa, ma anche copie pirata estratte dalle cartucce originali.
 
In termini economici la rivitsa The Asashi Shimbun quantifica in “trilioni di yen” il danno sofferto dalla Nintendo, mentre sembra che i download illegali siano arrivati a circa 238 milioni.
 
La Grande N è arrivata a questa conclusione dopo aver monitorato per un anno intero dieci siti che permettono l’acquisizione di rom illegali di giochi per DS, con il nostro paese tra i tre più funestati da tale uso. In effetti è da tempo che la Nintendo sta facendo di tutto per combattere la pirateria specie su DS, tentando di mettere al bando per vie legali il commercio delle R4 et similia, ma non riuscendo mai fino in fondo nell’intento.
 
Intanto anche il Wii, a quanto pare, sembra pienamente “piratabile”. A questo punto sorge però un interrogativo, se è certo che la pirateria sia dannosa a livello software, quale influenza può avere nelle vendite hardware?

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