Mario e Zelda: mai su Facebook

Da qualche tempo, anni ormai, è scoppiata in tutto il mondo la moda del social networking. Siti che permettono la conoscenza e la comunicazione con persone di tutto il mondo, con possibilità di scambio di immagini, suoni e filmati. Tra essi il più famoso è sicuramente Facebook, il quale, rispetto ad altri celebri servizi come Twitter, più serioso, cura anche un aspetto tipicamente ludico, offrendo veri e propri videogiochi con cui passare il tempo. Di solito sono produzioni casual che però riescono a tenere incollati per ore gli utenti. Facebook ha aperto quindi una potenziale fetta di mercato, cui però non tutti sono interessati.

Avendo Facebook milioni di utenti, i giochi che vi girano possono vantare un pubblico potenziale davvero rilevante economicamente, per cui molte software house stanno cercando di sviluppare nuove produzioni su questa nuova piattaforma ludica o di adattare alcuni brand a Facebook.
 
La Nintendo, però, ha deciso che le proprie proprietà intellettuali non arriveranno mai sul celebre servizio di social networking. A dichiararlo apertamente non è il primo venuto, ma la vice presidente esecutiva della Nintendo of America, Cammie Dunaway.
 
E’ stata lei a sostenere che brand famosi come Super Mario o Zelda non arriveranno mai su Facebook:
 

Si tratta di una delle armi segrete che abbiamo. Mario e Zelda sono proprietà intellettuali importanti per noi e saranno viste solo su piattaforme Nintendo.

 
In effetti è più che concepibile una tale presa di posizione. Mario e Zelda rappresentano due delle IP più importanti e preziose della società di Kyoto, la quale sa che l’uscita di un titolo relativo ad uno dei brand, non solo diventa ben presto un blockbuster, ma provvede anche ad un aumento delle vendite della macchina per cui è stato sviluppato.
 
Prova ne sia New Super Mario Bros Wii, un titolo che, con le debite differenze tecniche, potrebbe essere sviluppato per piattaforme meno potenti del Wii, ma che, uscito per quest’ultimo, si è subito piazzato ai primi posti della classifica di vendite, con un aumento ingente delle entrate per la Nintendo stessa.
 
In definitiva, se è vero che ormai le esclusive sono poche e non convengono più alle software house, la Nintendo sa che ha in mano alcune delle poche licenze che pur uscendo per una sola macchina riescono ancora ad essere pienamente convenienti.

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