I videogiochi violenti possono essere venduti ai bambini: lo dice la Corte suprema degli USA

videogiochi violenti bambiniI videogiochi violenti non possono essere vietati ai bambini. Lo ha stabilito una sentenza della Corte suprema degli USA, che ha analizzato il caso di una legge della California di qualche anno fa che impediva ai rivenditori (pena una multa di 1000 dollari) di dare ai minori di 18 anni giochi con scene di violenza. Tempo fa alcune aziende di produzione di videogiochi molto famose, come Sony e Microsoft, avevano fatto causa allo Stato per questa legge, considerata inutile dal momento che secondo le società dovrebbero essere i genitori a decidere per i propri figli e non lo Stato.

Le aziende parlavano del fatto che la scienza non avrebbe mai detto che i videogiochi violenti possono portare dei danni ai più piccoli. La Corte d’appello nel 2009 aveva preso in esame queste norme, dichiarandole anticostituzionale. Adesso la decisione della Corte suprema relativa ai videogiochi ha confermato proprio questa scelta, dichiarando che non si può impedire la libertà di espressione per tutti i cittadini statunitensi. Una regola relativa ai giochi che vale anche per i bambini, secondo la Corte: «Anche se lo Stato detiene la facoltà legittima di proteggere i bambini, questa non include il potere indiscriminato di censurare le idee alle quali i bambini possono essere esposti».

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