Gran Turismo 5: il parere di Paul Coleman

paul coleman gran turismo 5Paul Coleman ha espresso il suo parere su Gran Turismo 5. Il videogioco di Sony, realizzato da Polyphony Digital, è stato molto apprezzato dalla critica per le sue caratteristiche, sia dal punto di vista grafico che relativamente al gameplay, che risulta molto coinvolgente per tutti gli appassionati. L’esclusiva PlayStation 3 è stata molto apprezzata anche dalla stampa, come risulta dalle numerose recensioni e prove positive relative al gioco che sono state pubblicate nel corso di questi ultimi mesi, fin dal momento dell’uscita ufficiale del videogioco in questione. Ecco le parole di Coleman, esponente di Codemasters.

Lo sviluppatore ha puntato il dito contro qualche aspetto relativo al videogame, soprattutto riguardo alle modalità di acquisizione delle abilità da parte dei giocatori durante il percorso di gioco. In particolare Coleman si è soffermato sul fatto che in Gran Turismo 5 per affrontare sfide più difficili è importante la quantità delle partite e non l’acquisizione di altre licenze, aspetto che secondo Coleman doveva essere preso in considerazione:
 
“So che non sarebbe stato un grande passo in avanti, ma avrei preferito vedere un utilizzo classico delle licenze per sbloccare gli eventi successivi. E’ il miglioramento delle proprie abilità che deve portare il giocatore ad affrontare eventi più difficili, non ripetere quindici volte la stessa partita.”
 
Gran Turismo 5, gioco di simulazione di guida del quale abbiamo parlato anche con una recensione, secondo Coleman potrebbe quindi essere migliorato nel corso del tempo. L’esponente di Codemasters ritiene infatti che il prodotto videoludico sia ancora continuamente in fase di sviluppo e di cambiamento, e lo sarà ancora per qualche tempo:
 
“Credo che Gran Turismo sia un prodotto ancora in fase di sviluppo, ovvero che quello sul disco non sia la versione finale. Vedremo i frutti di questo sviluppo fino al prossimo anno, anche perché dubito che uscirà un nuovo episodio della serie prima di almeno cinque o sei anni.”

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