Bulletstorm: all’inizio era uno sparatutto in terza persona

Bulletstorm, il videogioco appartenente al genere sparatutto, inizialmente era stato progettato in modo diverso rispetto ai risultati raggiunti fino ad ora dal team di sviluppo che si occupa della realizzazione del videogame. Inizialmente il prodotto videoludico era stato progettato per essere un gioco con visuale di azione in terza persona. Successivamente però il gruppo di lavoro ha deciso, per vari motivi, di cambiare direzione e di creare qualcosa di maggiormente coinvolgente, che potesse rendere Bulletstorm ancora più originale ed appassionante. E sono nati nuovi sviluppi interessanti.

La spiegazione delle vicende che hanno portato alla realizzazione degli attuali lavori su Bulletstorm, gioco per PC, PS3 e Xbox 360, è stata data da Tanya Jessen, produttrice del videogioco in questione, che ha parlato, durante un’intervista, dello sviluppo iniziale del gioco d’azione e delle novità che hanno interessato il software videoludico successivamente, nel corso dello sviluppo.
 
Ecco le parole di Tanya Jessen:
 

“Abbiamo sempre saputo fin dall’inizio che bisognava creare un ambiente di gioco con un sacco di roba da distruggere, un universo fantascientifico che pulsa di vita e capace di offrire esperienze mai provate fino ad ora. Però all’inizio il gameplay di Bulletstorm era del tutto diverso da quella che potete vedere oggi.”

 
Poi la produttrice di Bulletstorm ha parlato anche del motivo del cambiamento che ha interessato il gioco, che è passato a diventare un FPS dall’iniziale progetto di gioco con visuale in terza persona:
 

“Bulletstorm da sparatutto in terza persona è diventato uno sparatutto in prima persona. […] Abbiamo cambiato idea perché col tempo ci siamo accorti che i nemici, le mosse da compiere per ucciderli, le interazioni con l’ambiente circostante e le armi che stavamo realizzando non offrivano in terza persona un coinvolgimento soddisfacente.”

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