Brain Training non migliora l’intelligenza

Uno dei giochi che ha più contribuito ad aumentare la base installata di appassionati di videogiochi è stato sicuramente Brain Training, il quale, con i suoi puzzle ed enigmi, si rendeva appetibile anche a chi non avesse mai voluto sentir parlare di piattaforme su cui saltare per salvare la Principesssa peach o di dungeon da esplorare in cerca di Zelda. Anche gli spot pubblicitari con vip del mondo dello spettacolo sicuramente hanno contribuito a rendere famoso un titolo che si prefiggeva di tenere allenato ed in palla il cervello anche delle persone più attempate.

Eppure sembra che, per quanto si ponesse come esercizio per le meningi, Brain Training non sia mai riuscito nell’obiettivo prefissato. Secondo uno studio condotto da alcuni scienziati inglesi, a quanto pare, i giochi contenuti nel puzzle game del Dr. Kawashima non contribuirebbero a migliorare l’intelligenza del videogiocatore nè a renderlo più pronto con tempi di risposta meno lunghi.
 
Gli scienziati hanno sottoposto ben undicimila persone all’esperimento condotto. I soggetti esaminati hanno avuto modo di provare per sei settimane, con costanza e continuità, giochi enigmistici e puzzle simili a quelli presenti in Brain Training.
 
Alla fine del periodo si sono tirate le somme e si è potuto constatare che non vi è stato alcun effetto rilevante. I giochi non hanno migliorato in modo rilevante la memoria, la concentrazione, la capacità di deduzione o di ragionamento o i citati tempi di risposta.
 
La Nintendo, saputo di questo studio che rinvia ai suoi titoli, anche se in modo indiretto, ha sentito il dovere di rilasciare della dichiarazioni a commento:
 

La Nintendo non ha mai fatto alcuna dichiarazione che indicasse che Brain Training o More Brain Training siano scientificamente provati come in grado di migliorare le funzioni cognitive.

 
Ciò che gli scienziati inglesi hanno forse ignorato è che i giochi enigmistici citati e di conseguenza Brain Training e More Brain Training sono e restano quello che sono… giochi, il cui fine non è quello di migliorare l’intelligenza delle persone, ma soltanto, e nel mondo dei videogiochi basta ed avanza,divertire.
 
Valutando le vendite ed il calore della critica si può dire che in tal senso sono riusciti a raggiungere l’obiettivo.

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